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Consiglio comunale: dopo il "caso" vicepresidente altra seduta a vuoto

Manca il numero legale e la seduta salta subito. Stavolta la maggioranza c'è, anche se non al completo, ma non si può procedere alla votazione

Dopo le turbolenze della seduta per l'elezione del vicepresidente vicario ieri sera il civico consesso è tornato a riunirsi ma è mancato il numero legale. C'era chi scommetteva sulla ricomposizione del "caso" ma, invece, sarà un fine settimana di "passione" e di telefonate per cercare di trovare una quadra. A chi giova questo stallo? Di certo all'opposizione tornata ringalluzzita: Emanuele Nasca, pur essendo della Lega (ma ex Cinque Stelle), ha rappresentato la sponda sia per gli avversari di Pogliese sia per i malpancisti che si trovano all'interno della maggioranza. I suoi voti hanno difatti pareggiato - nella seduta dell'altroieri - quelli del candidato "naturale" della maggioranza, ossia Salvo Giuffrida con tanto di coda polemica per la votazione di due schede con la dicitura "Giuffrida Pigno" contestate dalle opposizioni perché ritenute nulle.

Il numero legale in prosecuzione è quindi mancato: per prassi la seduta si apre "puntualmente" e alle 19.06 circa il presidente ha aperto con 12 presenti, alla seconda chiama erano 14 e per un componente è mancato il numero legale. A restare fuori sono stati i Nasca "boys", quindi probabilmente lunedì potrebbe essere convocata una nuova seduta. C'è ancora un certo pessimismo sull'unità di intenti alla prossima elezione del vicepresidente vicario. Sono momenti di fibrillazione anche perché si intersecano diverse vicende: la sospesione del sindaco, il dibattito per il candidato delle Regionali, la composizione delle liste e le decisioni sui candidati nelle tre città metropolitane isolane. Un domino che ha anche reso un caso una votazione, non di certo influente tendenzialmente, come quella del vicepresidente vicario del consiglio.

Sulle presunte dimissioni minacciate dal sindaco si aprono tanti scenari: qualcuno dell'opposizione potrebbe avere interesse ad accelerare un voto anticipato. Da una parte c'è il centrosinistra che non ha costruito una nuova figura e Bianco continua ad essere un punto di riferimento per un mondo composito. Dall'altra ci sono Sammartino e Sudano, nella Lega, e gli autonomisti che con il Carroccio sono federati: un altro "mondo" che vorrebbe dire la propria. 

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