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Crollano calcinacci dalla scuola "Settebello" di Tremestieri Etneo

La scuola è stata chiusa e non riaprirà prima che tutte le verifiche del caso saranno completate

È sul crollo di calcinacci verificatosi stamani nella scuola “Settebello” a Tremestieri Etneo che interviene la deputata nazionale del M5S Simona Suriano, recatasi in visita all'istituto scolastico insieme alla consigliera comunale Simona Pulvirenti subito dopo l'accaduto. “La scuola è stata chiusa e non riaprirà prima che tutte le verifiche del caso saranno completate. Dalle foto che abbiamo visto è un miracolo che non sia successo nulla di grave.  Serve una verifica straordinaria - afferma la Suriano - nelle scuole comunali e in quelle di pertinenze della città metropolitana, perché la sicurezza dei nostri ragazzi deve essere garantita al cento per cento. Faccio appello ai sindaci dei comuni del comprensorio etneo e al sindaco della città metropolitana, perché avviino subito questa attività. Da rappresentante del territorio chiederò ai ministeri competenti di intervenire, ove possibile, con misure urgenti per garantire la sicurezza nelle scuole”.

“Di recente, ho chiesto ai parlamentari del M5S di portare alla luce anche la vicenda della scuola 'Calcutta' che sarebbe stata costruita in prossimità di una faglia e sulla quale sono in corso verifiche della Protezione civile per accertarne la sicurezza", aggiunge la consigliera comunale Pulvirenti. “Il crollo alla ‘Settebello’, la vicenda della ‘Calcutta’, le condizioni del ‘Polivalente’ a San Giovanni La Punta, dove gli alunni del liceo artistico “Greco” fanno lezione nei corridoi, insieme a tante altre situazioni critiche delle scuole di Catania e provincia sono un campanello d'allarme che non si deve sottovalutare” conclude la parlamentare del Movimento.

"Siamo fortemente preoccupati per quanto è successo nella scuola di Tremestieri Etneo. Ma occorre maggiore consapevolezza tra le figure scolastiche preposte, sfruttare appieno le risorse economiche disponibili per l’adeguamento alle nuove norme di sicurezza degli edifici. È necessario però che la Città metropolitana assuma il coordinamento tra i Comuni con organici carenti". Così Maurizio Attanasio, segretario generale della Cisl di Catania, e Ferdinando Pagliarisi, segretario generale della Cisl Scuola etnea, il crollo del soffitto nell'istituto scolastico di Tremestieri Etneo.

"Siamo preoccupati – spiega Pagliarisi – perché già a settembre era stata richiesta una verifica per le condizioni della scuola e, nonostante le rassicurazioni, oggi ci troviamo davanti a una tragedia sfiorata. Non osiamo pensare quali conseguenze se il crollo fosse avvenuto durante le lezioni. Come Cisl Scuola siamo impegnati nella organizzazione di corsi di informazione e formazione per promuovere tra la dirigenza scolastica buone pratiche per la sicurezza degli istituti, i dirigenti infatti sono i primi a conoscere la realtà dei loro edifici e devono poter collaborare con gli enti locali di riferimento per gli interventi che vanno fatti". "Dovremmo poter parlare di scuole all'avanguardia – afferma Attanasio – e invece dobbiamo spesso affrontare emergenze ed edifici scolastici sempre più malridotti. Abbiamo più volte messo in guardia sul fatto che l’area etnea è la più esposta d’Europa al rischio sismico. Eppure, a ben vedere, non si sfruttano le risorse messe a disposizione per ristrutturare o almeno fare l’ordinaria manutenzione delle scuole. Appena un anno fa - ricorda il segretario della Cisl catanese – il MIUR aveva messo a disposizione circa 145 milioni di euro per finanziare la verifica antisismica e l’eventuale progettazione di interventi d’adeguamento: 100 milioni direttamente e 45 dal Dipartimento Casa Italia della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Potevano richiederlo gli enti locali, Comuni e Città metropolitana, proprietari di uno o più edifici scolastici di ogni ordine e grado che si trovano nelle zone sismiche 1 e 2 e censiti nell’Anagrafe dell’edilizia scolastica. Tali opportunità vanno sfruttate, ma occorrono dirigenti informati e in grado di sollecitare gli enti locali adeguatamente".

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