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Divario di retribuzione tra uomini e donne, su input di Marano (M5S) allo studio misure specifiche

La deputata etnea aveva proposto un disegno di legge per eliminare le differenze retributive tra uomini e donne sul lavoro incentivando le aziende virtuose tramite specifiche agevolazioni

La deputata regionale del M5S lo scorso aprile del 2020 aveva proposto un disegno di legge volto alla eliminazione del divario retributivo di genere, indicando specifici benefici per le aziende che avessero messo in campo politiche lavorative virtuose e tese all’uguaglianza tra i lavoratori di sesso differente.

“Finalmente il tema della eliminazione del divario di retribuzione tra lavoratori e lavoratrici trova spazio nell’agenda politica, prova ne è che la prima commissione dell’Ars ha reputato il disegno di legge che avevo presentato un valido punto di partenza per attuare misure fondamentali per la parità salariale”, ha detto Marano.

“La mia proposta di legge parte dalla Costituzione. Infatti la nostra Carta Costituzionale indica di assicurare l’effettiva e completa parità nella vita lavorativa: l’articolo 3 indica l’ugugaglianza tra i cittadini senza discriminazione e il 27 vieta qualsiasi discriminazione per quanto riguarda l’accesso al lavoro”.
“Purtroppo nonostante le leggi questi principi, spesso, non trovano applicazione nella realtà. Le donne hanno sempre maggiori problematiche di accesso al lavoro e quando trovano occupazione vi è un divario retributivo inaccettabile. Secondo Eurostat la retribuzione oraria lorda media delle donne è inferiore a quella degli uomini e il divario retributivo di genere nell’U.E. si attesta tuttora a circa il 16%, una percentuale che è solo in lieve calo o addirittura in aumento in alcuni Stati membri”.

“Per queste ragioni serve – a tutela della donne - favorire l’accesso al lavoro attraverso orari di lavoro flessibile, congedi parentali ad ore o frazionato, banca delle ore, smart working, servizi per l’infanzia o bonus per l'assistenza degli anziani.  In tutto ciò la Regione deve essere parte attiva con interventi economici a supporto delle imprese e di azioni legate alla trasparenza dei dati relativi alla retribuzione e con azioni di sensibilizzazione, premiando quelle imprese virtuose in questo tema.  Adesso occorre fare presto per mettere a punto un pacchetto di misure volto a garantire una effettiva parità”.

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