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Nuovi criteri per il reclutamento universitario, Suriano (Misto) denuncia: "Abolito il merito!"

Dopo la denuncia dell'associazione Trasparenza e Merito, rappresentata dal ricercatore Giambattista Scirè - vittima di un concorso truccato nell'ateneo di Catania -, è intervenuta la deputata proponendo un emendamento al testo approvato in commissione Cultura

La deputata del gruppo misto Simona Suriano è intervenuta per denunciare quanto accaduto all'interno della commissione cultura della Camera in merito alle modifiche della legge sul reclutamento universitario anche a seguito della denuncia dell'associazione Trasparenza e Merito. Si tratta dell'associazione guidata da Giambattista Sciré, il ricercatore vittima di un concorso truccato a Catania.

La deputata ha annunciato la presentazione di un emendamento per sopprimere quanto approvato in Commissione: si tratta della possibilità di creare concorsi per profili specifici, una norma va in controtendenza rispetto alla assoluta necessità di  di avere criteri oggettivi e meritocratici per l’arruolamento accademico.

"Ho letto con sconcerto il testo approvato in Commissione  - dice Suriano - e con profonda amarezza la successiva denuncia dell'associazione Trasparenza e Merito rappresentata da chi come Giambattista Scirè è stato vittima. dei concorsi truccati dentro l'università. Amarezza perché la politica non ha saputo dare risposte concrete alle legittime attese di brillanti ricercatori come Giambattista e di migliaia di giovani studiosi. Serviva merito e fermezza nell’arroluamento universitario: tutto il contrario di quanto avvenuto in commissione Cultura con l'approvazione di una modifica della legge del reclutamento che lascia ampi margini di discrezionalità per l'individuazione dei profili da assumere. In pratica non possiamo permettere che si portino avanti concorsi “su misura” dei singoli candidati, specie dopo i tanti scandali accaduti".

"La malapianta della corruzione dentro l'università è stata evidenziata purtroppo in tanti atenei d'Italia, dal sud al nord, e di conseguenza pretendiamo rigore,  inflessibilità e chiarezza. Mi sento vicina a quanti, nel mondo accademico e non, si sono sentiti feriti dalla modifica di questa norma. Il mio impegno sarà volto alla sua cancellazione e all’attuazione piena di criteri che premino l'eccellenza, il merito e le capacità", ha concluso la deputata.

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