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Pogliese "rompe" il silenzio: "Gravissime le parole di Giarrusso e Bonaccorsi è persona perbene"

Nel corso della seduta del consiglio comunale il primo cittadino è intervenuto sull'affaire "Bonaccorsi - Grasso" e ha risposto alla consigliera pentastellata Adorno

Non si è girato dall'altra parte, come la consigliera del Movimento Cinque Stelle Adorno aveva accusato dai banchi dell'opposizione, e in un intervento nel corso della lunga seduta del civico consesso di ieri sera il sindaco ha detto la sua sul caso della chiamata tra Giovanni Grasso, ormai ex grillino, e l'assessore Roberto Bonaccorsi.

Il caso - ormai arcinoto - è quello di una chiamata registrata e finita per sbaglio nella chat dei Cinque Stelle. Da lì la richiesta di dimissioni avanzata dai pentastellati e la conferenza stampa al vetriolo con tanto di "minaccia" del senatore Mario Giarrusso.

E' stata la stessa consigliera Lidia Adorno, oggetto della discussione tra Grasso e Bonaccorsi, a richiedere una risposta del sindaco: "Ti sbatto in un muro ha detto il vice sindaco. Sono parole gravissime specie se tuilizzate salla seconda carica della città e una richiesta di scuse pubbliche non è mai giunta, solo un silenzio assordante. Io non voglio vedere il Comune di Catania mettere le coccarde quando si celebrano Falcone e Borsellino: c'è una città sorda davanti a un fatto del genere e si dovrebbe chiedere all'assessore la consegna delle deleghe".

Nel corso del suo intervento il sindaco ha detto di "non aver parlato sul tema e di averlo fatto scientificamente" perché voleva documentarsi "in merito a quello riportato dai giornali".

"Capisco la sua amarezza e rabbia - dice Pogliese alla consigliera Adorno - ma le dico con schiettezza che quello che lei ha detto in merito ad alcune frasi estrapolate da una conversazione privata tra due esponenti politici, conversazione che non doveva essere registrata e divulgata, si può rileggere estrapolando una frase e contestualizzandola. Mi sono fatto una idea assolutamente oggettiva rispetto a quanto accaduto quel giorno".

Il primo cittadino fa riferimento alla burrascosa seduta consiliare in cui Lidia Adorno aveva sollevato, dopo le denunce pubbliche, il caso dei "bagni d'oro" del Comune di Catania accusando anche delle responsabilità del vice sindaco Roberto Bonaccorsi.

"Quella vicenda del costo di pulizia dei bagni - aggiunge Pogliese - è stata scoperta e divulgata durante alcune riunioni che hanno coinvolto l'assesore Bonaccorsi, l'assessore Parisi e i dirigenti. Riunioni dove sono state analizzate tutte le voci di bilancio per individuare dove era possibile fare dei tagli. Ricordo quel giorno in cui gli assessori mi raccontarono quello che avevano scoperto".

Pogliese, sulle presunte responsabilità di Bonaccorsi tirate in ballo dal Movimento Cinque Stelle, ricostruisce proprio le battute scambiate tra il suo vice sindaco e il consigliere con tanto di minaccia di querela.

"Mezz'ora dopo quella seduta - aggiunge il sindaco - il consigliere Grasso ha contattato Bonaccorsi e all'interno di una conversazione privata ha utilizzato alcune frasi che non possono essere estrapolate ma debbono essere inquadrate nel constesto e in quello che era accaduto trenta minuti prima: per questo credo che i fatti siano oggettivi. Bonaccorsi è una persona perbene, un ottimo professionista, una persona che gode della mia fiducia".

"Chi conosce bene Bonaccorsi sa che l'unico atto violento che ha fatto nella sua vita - ha aggiunto Pogliese - è uccidere le zanzare la notte. Se si attribuiscono a lui frasi con intento misogino, violento, ricattatorio non rispecchiano il percorso istituzionale e di vita di Bonaccorsi. Se tutte le chiamate venissero registrate e divulgate, anche quelle di questo consiglio comunale, non oso immaginare quanti aggettivi avrebbero accompagnato il mio nome".

Poi il sindaco passa al contrattacco e mette nel mirino le parole del senatore Mario Giarrusso.

"E' grave quanto accaduto dal punto di vista politico e istituzionale - ha attaccato il primo cittadino -. Ho stentato a credere quanto riferitomi da alcuni giornalisti che ho incontrato per caso sabato scorso in merito a quella conferenza stampa. Così ho avuto modo di rivedere le dichiarazioni del senatore Giarrusso nel corso di una conferenza pubblica e non di una conversazione privata"

Il sindaco ha chiarito di avere ottimi rapporti famigliari e personali con Giarrusso ma di essere rimasto "basito" dalla minaccia del senatore: "Un fatto di una gravità inaudita. Ricattare il sindaco della città è gravissimo".

Inoltre Pogliese ha sottolineato l'impegno di alcune componenti del Movimento Cinque Stelle come Simona Suriano e Nunzia Catalfo che "si sono impegnate per aiutare la città". In particolare, come riportato anche dal video di Catania Today, Giarrusso ha smentito la Suriano stessa dicendo che gli aiuti per Catania "valevano" prima dell'episodio accaduto tra Grasso e Bonaccorsi. Senza dimissioni nessun aiuto.

"Lei consigliera Adorno - ha aggiunto il sindaco - ha sottolineato quel passaggio. Capisco la sua amarezza e rabbia, giustifico meno il senatore Giarrusso. Abbiamo un dovere morale nei confronti di tutta la città e abbiamo il dovere morale di salvarla. Ci sono segnali che mi giungono da Roma che non sono coerenti rispetto a quello che è stato detto: mi sono sentito con l'onorevole Catalfo e con l'onorevole Dino Giarrusso che si stanno battendo per Catania".

"Non è il tempo delle parole e abbiamo necessità di fatti ma i segnali sono positivi", ha concluso Pogliese annunciando quindi a breve i tanto attesi interventi per salvare la città dal baratro.

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