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Alta tensione tra la Lega e il sindaco dopo la sostituzione di Porto

Una durissima nota stigmatizza l'operato di Pogliese e "rinfaccia" il ruolo del Carroccio nel "salva Catania"

Come aveva anticipato il nostro giornale, nella giornata di ieri, il rimpasto è stato turbolento e ha lasciato pesanti strascichi sul campo. Con la sostitiuzione dell'assessore Alessandro Porto della Lega - sostituzione non avvenuta a seguito di dimissioni - con l'ormai ex consigliere Andrea Barresi è arrivata una durissima presa di posizione proprio dalla dirigenza leghista. Quest'ultima critica, per mezzo del segretario regionale Minardo e del responsabile provinciale Carrà, la scelta del sindaco.

"La scelta politica del sindaco di Catania e coordinatore regionale di FdI in Sicilia Salvo Pogliese - dicono Minardo e Carrà -di escludere il nostro coordinatore politico provinciale Alessandro Porto dalla giunta comunale ha fatto prevalere la linea della distribuzione di posti e poltrone a quella degli atti concreti in favore della comunità. Un atto concreto fu il "Salva Catania", lo stanziamento immediato di centinaia di milioni di euro in favore di Catania grazie alla Lega al Governo e a Matteo Salvini allora Ministro dell'Interno; quello di oggi è invece un atto unilaterale e inopportuno del sindaco Pogliese e da questo genere di politica basata sulla giostra di incarichi, sedie e poltrone a Catania la Lega prende le distanze".

Poi la stoccata finale: "Non ci sono le condizioni politiche per poter proseguire in questa esperienza amministrativa, continuiamo a lavorare con serietà, lealtà e concretezza per i catanesi anche senza posti in giunta". Cosa vuol dire? La Lega esprime, sin dall'inizio del mandato, un altro assessore che è Fabio Cantarella. Quindi potrebbe seguire le direttive del partito ed eventualmente dimettersi? Cantarella ha un rapporto umano prima che politico con Pogliese e sta seguendo questa difficile fase di transizione verso la differenziata. Inoltre è stato l'uomo che ha fatto da ponte tra Salvini e il sindaco mentre si discuteva proprio la necessità di un provvedimento per la città, arrivato sotto forma di "Salva Catania".

Sono arrivate, amare, le parole dell'ormai ex assessore Porto: "Ho appreso a mezzo stampa dell’avvicendamento agli assessorati che reggevo. Dopo tre anni di impegno e di dedizione dando sempre il massimo per le deleghe assegnatemi, ottenendo grandi risultati e affrontando a volte anche a rischio della vita le varie emergenze che hanno colpito Catania, mi sarei aspettato quantomeno un incontro personale con il Sindaco. Per questo motivo non posso nascondere una grande amarezza. Evidentemente la fame di consenso verso il suo partito l’ha portato a non aspettare l’incontro programmato con le altre forze politiche di maggioranza e a rimpolpare ulteriormente le posizioni al governo della città creando un amministrazione quasi monocolore. Per quanto mi riguarda, continuerò con assoluta dedizione a servire Catania e i Catanesi".

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