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Lavoro e sviluppo, Cgil Cisl e Uil: "Grande silenzio della politica penalizza i catanesi"

Le sigle sindacali chiedono un confronto con il sindaco metropolitano Salvo Pogliese per discutere delle criticità e delle proposte relative a territorio e servizi

“Il grande silenzio della politica, a Palazzo degli Elefanti come nella Città metropolitana, penalizza i cittadini. Non mendichiamo … udienze da parte del sindaco, ma siamo sempre pronti al confronto. Se Salvo Pogliese nell’interesse dei catanesi vuole affrontare con noi criticità e proposte relative a territorio e servizi, occupazione e servizi sociali, noi ci siamo. Intanto, continueremo ad ascoltare i cittadini e a parlare con loro. Come altri non sembrano voler fare”.

Le segreterie provinciali di Cgil, Cisl e Uil criticano il “grande silenzio” di Comune ed ex Provincia. Giacomo Rota, Maurizio Attanasio ed Enza Meli, segretari generali delle tre organizzazioni sindacali, spiegano: “Sembra che l’amministrazione Pogliese abbia scelto la regola del guarda e passa, tacendo sui tanti problemi della città. Tranne discutere ogni tanto con chi la pensa allo stesso modo. Eppure ci sarebbe molto su cui impegnarsi. Tantissimi lavoratori richiedono a gran voce di sapere quale futuro li aspetta, i disoccupati chiedono una prospettiva, le imprese reclamano sostegno, le famiglie in difficoltà sollecitano assistenza, servizi e certezze innanzitutto per le persone fragili e gli anziani. La città tutta chiede ordine, pulizia, sviluppo. Invece, a cominciare proprio dalle partecipate, regna il caos. Le società comunali sono lo specchio del malessere, con quotidiani atti di interpello per immotivati trasferimenti di personale e un preoccupante peggioramento dei servizi ai cittadini”. Cgil, Cisl e Uil intervengono sul “contratto di rete” e si chiedono polemicamente: “L’aver più volte definito un obbrobrio quel contratto, deliberato senza ascoltare le organizzazioni sindacali che rappresentano lavoratori e cittadini, ha forse offeso qualche rappresentante dell’amministrazione comunale tanto da indurre il sindaco a sottrarsi al confronto? Oppure, abbiamo toccato qualche nervo scoperto?”.

Le organizzazioni sindacali intervengono inoltre sulla riqualificazione degli ospedali dismessi della città e della sua conurbazione territoriale: “Il primo e sinora incontro sul tema – ricordano Rota, Attanasio e Meli – era stato accolto da un coro di critiche per il mancato coinvolgimento della città nel progetto riguardante l’ex ospedale Santa Marta. Sinora, sappiamo solo dalla viva voce del sindaco che la Regione aveva destinato 116 milioni di euro e altrettanti ne sarebbero arrivati per trasformare e riqualificare gli ospedali chiusi, oltre che per realizzare parcheggi scambiatori e per la Zona industriale. Per quest’ultima, però, da gennaio siamo sempre in attesa di formale progetto per la manutenzione stradale. Almeno questa”. Cgil, Cisl e Uil denunciano anche il “grande silenzio” sul Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile della Città metropolitana e sul Patto per Catania: “Per le opere pubbliche inserite nel Patto, si creato grandi aspettative. Ma abbiamo registrato dapprima scelte unilaterali che hanno apportato variazioni sull’elenco dei progetti da realizzare, poi lo scaricabarile istituzionale sulla compartecipazione finanziaria come nel caso del Porto, e infine la mancata realizzazione di buona parte di essi. Da gennaio, tutto tace”. Per ultimo, ma non ultimo, il Recovery Plan: “L’amministrazione comunale preferisce fare da sola, malgrado la portata storica di una programmazione simile di risorse che interessa città e lavoratori”. “Per tutte queste ragioni – concludono Maurizio Attanasio, Giacomo Rota ed Enza Meli – preannunciamo una manifestazione di protesta. Sarà comunicata nei suoi dettagli non appena le misure di sicurezza antiCovid lo consentiranno”.

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