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Il sindaco incontra la figlia dell'ispettore Lizzio e il sindacalista dell'Mp Rodano

Pogliese ha dichiarato: “Sono molto felice di aver conosciuto, dopo quasi 30 anni da quell’efferato delitto, e di aver accolto nella casa di tutti i catanesi, qual è il Palazzo degli Elefanti, Grazia Lizzio, figlia di un nobile figlio della nostra terra che si è sacrificato per renderla migliore"

Nella mattinata di oggi, 17 dicembre, presso il Palazzo degli Elefanti, il sindaco di Catania, nell'ambito delle iniziative finalizzate al supporto morale dei familiari delle vittime del dovere, ha incontrato la dottoressa Grazia Lizzio, figlia del compianto ispettore della polizia  Giovanni Lizzio, rimasto ucciso in seguito ad un agguato mafioso tesogli in data 27 luglio 1992.

Grazia Lizzio, nell'occasione, è stata accompagnata dal segretario generale provinciale di Catania del sindacato di polizia M.P. vice questore Marcello Rodano. Il sindaco Pogliese, dopo aver fatto gli onori di casa, ha posto l'accento sulla importanza di non fare cadere nel dimenticatoio il nome di quei tutori dell'ordine che con il loro operato hanno
dimostrato che Catania non è solo una città afflitta da tante problematiche, bensì è anche la patria di molti eroi che hanno versato per la loro terra un tributo elevatissimo ed estremo.

Pogliese in particolare ha dichiarato: “Sono molto felice di aver conosciuto, dopo quasi 30 anni da quell’efferato delitto, e di aver accolto nella casa di tutti i catanesi, qual è il Palazzo degli Elefanti, Grazia Lizzio, figlia di un nobile figlio della nostra terra che si è sacrificato per renderla migliore. Quel delitto colpì molto l’opinione pubblica catanese, che colpì anche la mia generazione. Sono felice di averla conosciuta e di averle espresso un segmento di gratitudine per quello che suo padre ha fatto per migliorare questa città. L'ho detto anche al trentennale della Dia: credo che la Catania e la Sicilia del 2021 siano radicalmente diverse e migliori della Catania degli anni 91, 92, 93, della stagione delle stragi di Palermo di Capaci di via D'Amelio ma anche alla stagione "catanese" dove l’ispettore Lizzio è stata forse la vittima più importante in termini di attacco al cuore dello Stato".

"Quegli errori, ritengo, la mafia li ha commessi e hanno determinato una rivolta anche morale trasversale da parte del popolo catanese e del popolo siciliano. Quindi se Catania oggi è migliorata sotto questo aspetto certamente lo si deve al sacrificio di questi uomini. Sono felice, ovviamente, di avere accolto insieme a Marcello Rodano questa splendida figlia della nostra terra ed aver espresso sentimenti di gratitudine da parte di tutta la città di Catania”, ha concluso il sindaco.

A sua volta il segretario provinciale dell’MP. Marcello Rodano ha ribadito l'importanza del rievocare, specie fra i giovani catanesi, la figura di un uomo quale l'ispettore Lizzio, che prima che loro nascessero, si è sacrificato "nella speranza di consegnare alle future generazioni, una società in cui valga la pena di vivere e per la quale, come ha ritenuto l'ispettore Lizzio, valeva la pena di morire".

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