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Istitituti penitenziari

Ancora un'aggressione agli agenti di polizia penitenziaria nel carcere minorile di Catania

Un detenuto extracomunitario ha aggredito due agenti di polizia penitenziaria che hanno dovuto fare ricorso alle cure in ospedale

"Ieri mattina, nel carcere minorile di Catania, un detenuto extracomunitario ha aggredito due agenti di polizia penitenziaria che hanno dovuto fare ricorso alle cure in ospedale e saranno esentati dal servizio per alcuni giorni". Lo comunica Alfio Giurato, coordinatore regionale Fp Cgil polizia penitenziaria regione Sicilia. "Agli altri colleghi in servizio nella stessa mattina - continua - che avrebbero dovuto terminare il proprio turno alle 14, è stato imposto di trattenersi fino alle 19 di questa sera. Lo stesso personale di polizia che ha concluso il servizio in serata, ha avuto appena il tempo di cenare e ha dovuto coprire anche il turno di notte dalle 23 fino alle 7 di questa mattina". Il detenuto minorenne che ieri mattina ha mandato in ospedale due colleghi, ha problemi psichici e non è nuovo ad aggressioni gravi come quella messa in atto.

"Abbiamo già segnalato al nuovo capo dell’amministrazione minorile, Antonio Sangermano, le gravi criticità sull’ordine e la sicurezza che riguardano l’istituto penitenziario per minorenni di Catania. Ma - afferma Giurato - evidentemente si continua a sottovalutare il problema. Da settimane, all’istituto per minorenni di Catania vengono costantemente assegnati detenuti con problemi psichici, senza che il personale di polizia e il restante personale sia in grado di fronteggiare tali emergenze".

"Nelle scorse settimane - aggiunge Mirko Manna, responsabile nazionale Fp Cgil Polizia Penitenziaria - abbiamo avuto incontri formali con sottosegretari e capi dipartimento, ai quali abbiamo sottoposto anche le criticità del settore minorile. In particolar modo per quanto riguarda la carenza di personale assegnato a tali istituti, che invece dovrebbero ricevere la massima attenzione sia dal punto di vista del personale che della formazione, utile per gestire una popolazione detenuta composta sempre più da ragazzi extracomunitari con problemi di salute mentale. Le aggressioni ai danni dei poliziotti all’ipm di Catania, non devono essere sottovalutate, così come tutti gli altri segnali che ormai stanno arrivando quotidianamente dal settore penitenziario minorile. Servono azioni concrete e non proclami di progetti inapplicabili. Per ora, dal dipartimento della Giustizia minorile e di comunità e dal Ministero della Giustizia, solo promesse, ma nessuna risposta concreta".

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