Almaviva, nuovo rischio esuberi: "Faremo di tutto per tutelare i lavoratori di Catania e Palermo"
Lo ha detto l'assessore regionale al Lavoro, Nuccia Albano, dopo il tavolo che si è svolto ieri nella sede dell’assessorato del Lavoro, tra il governo regionale e i rappresentanti sindacali dei lavoratori del call center
Incontro sulla vertenza Almaviva ieri mattina all’assessorato del Lavoro tra governo regionale e rappresentanti sindacali dei lavoratori del call center. Sul tavolo le preoccupazioni per l’imminente scadenza delle commesse e il conseguente rischio di esuberi per centinaia di operatori tra Palermo e Catania.
"Ho ascoltato con attenzione quanto rappresentato dalle sigle sindacali – dichiara l’assessore alle Attività produttive, Edy Tamajo – e ho dato la mia massima disponibilità a collaborare per quanto di mia competenza. Ho anche garantito che già questa settimana chiamerò il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, per programmare al più presto un incontro a Roma a cui far partecipare anche i sindacati regionali. L’obiettivo è quello di trovare un ventaglio di soluzioni utili per i lavoratori. Inoltre, di concerto con l’assessore al Lavoro, Nuccia Albano stiamo programmando un tavolo tecnico con i responsabili dell’azienda. Non voglio illudere nessuno, né fare politica sulla pelle dei lavoratori di Almaviva, ma è urgente trovare una soluzione concreta per questa ennesima vertenza che sta investendo il call center".
"Faremo tutto quanto è in nostro potere per tutelare i lavoratori di Almaviva delle sedi di Palermo e Catania - ha aggiunto l'assessore regionale al Lavoro, Nuccia Albano, dopo il tavolo che si è svolto ieri nella sede dell’assessorato del Lavoro, tra il governo regionale e i rappresentanti sindacali dei lavoratori del call center - Chiederemo la collaborazione del governo nazionale per trovare una soluzione sostenibile e a lungo termine, e ci confronteremo con i vertici dell'azienda chiedendo di mettere in campo un piano industriale che consenta di superare questa nuova crisi dovuta alla scadenza delle commesse. Dobbiamo evitare che ci siano centinaia di esuberi".