Tre ladri d'auto arrestati dai "Lupi" a Picanello

I carabinieri della squadra Lupi del nucleo investigativo del comando provinciale hanno arrestato tre catanesi di 31, 38 e 43 anni, per tentato furto aggravato. I primi due sono accusati anche di resistenza a pubblico ufficiale e l’ultimo per violazione della misura di sorveglianza speciale di pubblica sicuerezza con obbligo di soggiorno. Due equipaggi dei Lupi, che stavano effettuando un servizio di contrasto ai reati predatori, hanno setacciato il quartiere di Picanello fino a quando hanno incrociato in via Vezzosi il 43enne, loro vecchia conoscenza, che avrebbe dovuto invece essere a casa a seguito della misura di prevenzione a suo carico. Avendoli notati, si è avvicinato con una malcelata nonchalance ad una Hyundai I10 dando l’allarme al complice 31enne, anch’egli noto ai militari, che era invece in quel momento intento ad armeggiare all’interno del vano motore. I due si sono quindi dati alla fuga in diverse direzioni, ma il 31enne in particolare, è riuscito a salire a bordo di una Fiat Panda di proprietà della propria convivente, condotta dal terzo complice 38enne. Ne è nato un rocambolesco inseguimento al termine del quale i militari hanno bloccato l’auto dei fuggitivi in via Duca degli Abruzzi. All’interno della vettura i militari hanno trovato un borsello contenente i documenti d’identità, la carta precettiva della misura di sorveglianza del 43enne ed un martello frangivetro con altri utensili. Lo stesso fuggitivo si è spontaneamente presentato presso la caserma di piazza Verga accompagnato dal proprio legale di fiducia, per alleviare le conseguenze giudiziarie della sua azione. La visione del filmato di un impianto di videosorveglianza della zona ha permesso di accertare che il trio, a bordo della Fiat Panda, era transitato in via Vezzosi “adocchiando” la Hyundai. Quindi due di essi si sono avvicinati all’auto sfondandone il finestrino anteriore lato guida e manomettendo dell’impianto elettrico fino all’inaspettato arrivo dei carabinieri. I tre sono stati condotti presso il carcere di Caltagirone.