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Cronaca

Il conservatorio Bellini passa nelle mani dello Stato, esultano i sindacati

Flc Cgil, Uil, Rua, Afam, Unama e le rsu hanno diffuso una nota in cui esprimono le loro considerazioni a riguardo

I sindacati che rappresentano i lavoratori dell'istituto musicale Bellini di Catania, festeggiano l'imminente passaggio dell'ente nelle mani dello Stato.

Flc Cgil, Uil, Rua, Afam, Unama e le rsu, a seguito dell'incontro tra il primo cittadino etneo e la ministra dell'Istruzione, Valeria Fedeli, hanno diffuso una nota in cui esprimono le loro considerazioni a riguardo.

“La statizzazione del Bellini di Catania è un atto doveroso da parte del Governo nazionale, in quanto si tratta del nono sui 74 conservatori italiani per dimensioni (700 studenti, dei quali 500 iscritti ai corsi di livello accademico) – sottolineano i rappresentanti dei lavoratori– ed è un centro di musica che serve un territorio vastissimo di oltre 2 milioni di abitanti, caso unico in Europa di istituzione di queste dimensioni non ancora finanziata integralmente dallo Stato”.

“Speranzosi che il passaggio nelle mani del patrimonio statale possa davvero realizzarsi entro questa legislatura e sin dal prossimo anno accademico – aggiungono i sindacati– invitiamo nel frattempo il CdA dell'Istituto ed il consorzio che lo finanzia a creare con urgenza le migliori condizioni amministrative, a cominciare dall'approvazione, entro i termini, di un bilancio di previsione 2017 che consenta all'Istituto di arrivare integro e senza mutilazioni dell'offerta formativa ”.

“Negli ultimi due anni i fondi provenienti dal comune di Catania e dalla città metropolitana hanno subito una pesante decurtazione di circa un terzo rispetto alle quote 2014 –concludono i sindacati – e che qualsiasi ulteriore taglio metterebbe a repentaglio l'offerta formativa dell'Istituto ed il diritto allo studio di tanti studenti”.

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