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Cronaca

Capitaneria di Porto: due tonnellate di pesce donato in beneficenza

Il pesce spada sequestrato all'interno del mercato agroalimentare della città è stato donato tramite un banco alimentare

Si è conclusa con una grande opera di beneficenza l’operazione di controllo sulla filiera ittica svolta dalla capitaneria di Porto di Catania nel mercato agroalimentare presente zona industriale della città. Durante lo scorso fine settimana, infatti, circa due tonnellate di pesce spada erano state sottoposte a sequestro all’interno del Maas a seguito di controlli sulla tracciabilità eseguiti dalla Unità di controllo del territorio e della tutela ambientale della guardia costiera.

L’ingente quantitativo di pesce, una volta verificatane la salubrità, era stato posto in vendita mediante un’asta telematica, la quale però è andata deserta. Non essendo pervenute offerte di acquisto, nella giornata di lunedì l’Ammiraglio Martinez, Direttore Marittimo della Sicilia Occidentale, ne ha disposto la devoluzione in beneficenza, attraverso l’attivazione di un banco alimentare.

Nel corso dell’attività, il personale dell’azienda sanitaria provinciale chiamato ad intervenire ha certificato l’idoneità del pescato al consumo umano e pertanto lo stesso è stato donato ad Enti caritatevoli operanti sul territorio catanese e messinese, tra i quali si menzionano: l’Istituto Antoniano di Messina, la Caritas Diocesana di Catania, la parrocchia Sacro Cuore di Gesù di Paternò l’sssociazione “Famiglie – il sentiero” e l’associazione Futura Onlus.

La procedura attuata dalla guardia costiera, riuscirà a far trascorrere il prossimo Natale con la felicità anche nelle mense dei più indigenti, che grazie a questo gesto potranno trascorrere le festività consumando pasti che difficilmente con le scarse risorse disponibili sono in grado di offrire agli ospiti presenti.

La guardia costiera di Catania anche nella giornata di ieri ha proseguito nei controlli finalizzati alla tutela del consumatore sequestrando circa 30 chilogrammi di pescato, all’interno di un centro di grande distribuzione. In questo caso, le diverse specie ittiche sequetratesono state sottoposte alla distruzione, secondo le procedure previste, avendolo dichiarato, il servizio veterinario, non idoneo al consumo umano.

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