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Città invasa dai rifiuti, appello social del sindaco a cittadini ed esercenti

Il primo cittadino Enrico Trantino prende di petto la questione legata alle micro discariche sparse per la città, "sporcandosi" letteralmente le mani: "Io non ho intenzione di arrendermi e continuo a lavorare, sapendo che il processo di cambiamento è inevitabilmente laborioso"

"Una emblematica immagine dal fronte più frustrante. In pieno centro storico, in via Mancini, a pochi metri da piazza Manganelli, questa mattina (ieri per chi legge) ho trovato questo scempio", a scriverlo su Facebook non è uno dei tanti, a ragione, indignati cittadini ma il sindaco Enrico Trantino.

"Sappiamo che i controlli non potranno mai essere risolutivi: l’apposizione di telecamere (che stiamo comunque installando nelle aree in cui abbandonano i rifiuti con le auto, consentendoci di individuare i colpevoli) non consente di identificare chi sporca recandosi a piedi; inoltre determinano solo la migrazione dei rifiuti in aree non illuminate dalle immagini. I vigili sono troppo pochi e i rinforzi da me chiesti al Governo, ove autorizzati, implicano concorsi che richiederanno del tempo per rinforzare l’organico. Nel frattempo chi mi accusa (o insulta) si è sempre ben guardato dal proporre soluzioni (io ne sto considerando alcune che spero di lanciare a breve)", continua il sindaco nel suo sfogo social.

"Dai sacchi nelle immagini si capisce che si tratta di rifiuti provenienti da esercizi pubblici. Questa mattina mi sono dotato di guanti e con l’incaricata della Gema ci siamo messi a rovistare per trovare scontrini e altri reperti che consentissero di identificare la fonte del conferimento e contravvenzionarli. La questione, però, è un’altra. I titolari di bar e ristoranti presumiamo vivano prevalentemente di turismo: cosa li spinge a creare le peggiori condizioni di degrado, fotografate dai turisti e diffusi sui social, che danneggiano la reputazione di Catania. Esiste un minimo di buon senso, cultura imprenditoriale, spirito manageriale? Non dico rispetto per la città, ma almeno per le proprie tasche. Talvolta mi sembra come se si sia diffusa una sindrome masochistica. Io, però, non ho intenzione di arrendermi e continuo a lavorare, sapendo che il processo di cambiamento è inevitabilmente laborioso. So, però, che sempre più cittadini stanno cogliendo il desiderio di un nuovo corso; e quel che li accomuna a me non è il credo politico (molti sono sideralmente distanti), ma l’insaziabile amore per Catania", conclude Trantino .

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