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Sabato, 27 Aprile 2024
Tutela della salute

I carabinieri del Nas controllano depositi di alimenti etnici: sequestri e denunce

Nel corso delle ispezioni in tre diverse attività gestite da stranieri, sono state sequestrate carni rumene, gamberi vivi della Louisiana ed altri alimenti privi di certificazione o malconservati

Nelle ultime settimane, il comando carabinieri per la Tutela della Salute, ha eseguito una campagna di controllo mirata al contrasto delle forme illecite di commercializzazione di prodotti etnici importati e distribuiti su ampie aree del territorio nazionale, spesso caratterizzati dall’assenza dei requisiti merceologici ed igienico-sanitari. Le verifiche hanno avuto lo scopo di accertare le condizioni degli ambienti, l’attuazione delle procedure di sicurezza alimentare e tracciabilità, la posizione contrattuale delle maestranze ed il possesso di un’adeguata formazione professionale.

I controlli nel Catanese

Per quanto riguarda la provincia di Catania, durante un controllo eseguito su un mezzo adibito al trasportato di alimenti riconducibile ad un’agenzia commerciale rumena, con sede logistica a Catania, si è proceduto al sequestro di complessivi di carne di origine suina provenienti da zone estere soggette a restrizioni, destinati a grossisti siciliani e introdotti nel territorio nazionale violando i regolamenti comunitari. E' stato segnalato alle autorità il referente locale dell’agenzia commerciale. Il valore delle carni sequestrate corrisponde a 30 mila euro.

Sempre in città è stata poi sequestrata un’attività commerciale all’ingrosso di alimenti etnici, costituita da un capannone prefabbricato industriale. All’interno delle celle frigorifere, sono state rinvenute circa 25 tonnellate di alimenti, prevalentemente carni e prodotti ittici, importati illegalmente ed in cattivo stato di conservazione. Riscontrate gravi carenze igienico-sanitarie e strutturali in tutti gli ambienti e la presenza di molti escrementi di roditori. Rinvenute specie ittiche alloctone vive,  tra cui il gambero della Louisiana, di cui non è consentito il commercio nel territorio europeo in quanto specie invasiva. E' stato avviato l’iter per l’immediato abbattimento e smaltimento dei crostacei. Denunciato in stato di libertà il gestore dell'attività, di origine cinese. Il valore della struttura equivale ad un milione di euro e quello degli alimenti in sequestro a 500 mila euro.

Sono poi stati sequestrati 4.000 chili di alimenti etnici (del valore di 50 mila euro), prevalentemente vegetali, confezionati su pallet senza alcuna indicazione commerciale attestante la rintracciabilità, rinvenuti in un deposito abusivo di alimenti etnici di Catania. Durante l'ispezione era in corso il carico di derrate alimentari su auto di commercianti privati. E' stata sospesa immediatamente l’intera attività totalmente priva di autorizzazioni amministrative e sanitarie. Segnalato alle competenti autorità il gestore, cittadino extra-comunitario di origine bengalese. Il valore della struttura corrisponde ad 200 mila euro.

La “Giornata mondiale della sicurezza alimentare”

Si celebra oggi la “Giornata mondiale della sicurezza alimentare”, iniziativa internazionale istituita nel 2019 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (Fao) e Codex Alimentarius e dal Ministero della Salute - Direzione Generale per l’Igiene e la Sicurezza degli Alimenti e la Nutrizione (Dgisan). Il Comando carabinieri per la tutela della Salute, impegnato nella vigilanza del settore alimentare per il rispetto delle norme poste a tutela della salute dei cittadini, nell’ultimo anno ha sottratto dalle tavole degli italiani oltre 8 mila tonnellate di alimenti irregolari di varia natura (prodotti ittici, lattiero-caseari, carne, prodotti da forno e cereali, bibite e bevande). Tra le cause dei sequestri: ignota provenienza, pessime condizioni igienico-sanitarie, stoccaggio in ambienti non adeguati, presenza di evidenti segni di alterazione o con date di scadenza superate, per un valore complessivo di oltre 34 milioni di euro. Nell' ultimo anno sono state eseguite circa 27 mila ispezioni nei confronti dell’intera filiera agroalimentare (produzione, distribuzione e ristorazione), rilevando irregolarità in oltre 10 mila strutture ispezionate (il 37 per cento). Nel corso dei controlli, sono state accertate 16.118 violazioni alle normative nazionali e comunitarie che disciplinano l’igiene e la sicurezza degli alimenti, arrestati 3 operatori del settore alimentare (2 veterinari addetti ai controlli della filiera delle carni e lattiero-casearia per corruzione ed abuso di ufficio, un titolare di un caseificio per furto di energia elettrica), segnalati 9.328 soggetti (772 denunciati all’autorità Giudiziaria), elevate sanzioni amministrative per oltre 126 milioni di euro. Sono 798 le strutture (depositi, ristoranti, panifici, attività di produzione e vendita di alimenti vari, etc. per un valore complessivo di oltre 500 milioni di euro) chiuse per gravi irregolarità igienico-sanitarie ed autorizzative.

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