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Lunedì, 29 Aprile 2024
Estate sicura

Controlli dei carabinieri a Ferragosto: anche gli elicotteri vigileranno per prevenire incendi e reati

I servizi a terra per le vie della città e della provincia saranno finalizzati a garantire vicinanza a chi resta in città

I carabinieri del Comando Provinciale di Catania hanno avviato, ormai da inizio luglio, un piano straordinario di controllo del territorio su tutta la provincia etnea, che coinvolge circa 900 militari distribuiti nelle 62 stazioni presenti sul territorio. Sono quindi impegnati nei servizi di prevenzione generale le gazzelle e i motociclisti del nucleo radiomobile di Catania e delle sezioni radiomobili delle compagnie esterne, a cui si affiancano gli assetti della compagnia d’intervento operativo, del 12° reggimento "Sicilia" e dello squadrone "Cacciatori di Sicilia", i forestali, i reparti specializzati dell’Arma Nas e Nil, i militari del 12° nucleo Elicotteri di Fontanarossa, questi ultimi particolarmente attivi in questi giorni per assicurare i controlli nelle aree boschive pedemontane e suburbane. L’obiettivo del piano "Buona Estate Sicura 2023" è quello di garantire la sicurezza della cittadinanza nel periodo delle vacanze estive, in vista anche di una sempre maggiore affluenza di turisti a Catania.

I luoghi più sorvegliati

L’attenzione operativa , sia nel capoluogo che nell’hinterland, è concentrata in corrispondenza dei principali snodi viari che permettono l’accesso alle località pedemontane e a quelle marittime, ma anche in tutti i luoghi di aggregazione e nelle aree potenzialmente a rischio per la sicurezza. Pattuglie a piedi, militari a bordo di autoradio e moto, anche in abiti civili, sorvegliano quindi le zone centrali e periferiche dei vari Comuni, in costante collegamento con le centrali operative, che coordinano il robusto dispiegamento di forze. Sono sorvegliate speciali le vie dello shopping, i mercatini rionali, i centri commerciali, le chiese, i siti culturali e i locali d’intrattenimento, la stazione ferroviaria centrale, la linea della metropolitana, le fermate degli autobus. Ed ancora: il lungomare di Catania, la fascia costiera acese, compresa tra Acireale e Acicastello, la zona del porticciolo di Ognina e il litorale Giarrese. Sono già state avviate una serie di ispezioni per tutelare la salute e la sicurezza dei cittadini che usufruiscono degli stabilimenti balneari, sia in materia sanitaria che per quanto riguarda le norme sul lavoro. Sono stati impiegati anche gli elicotteristi che, con il loro pattugliare dall’alto, forniscono un supporto ai colleghi a terra, sia in termini di prevenzione che nelle fasi operative di repressione dei reati.

Il bilancio di mezza estate

Il dispiegamento delle pattuglie in tutta la provincia etnea ha consentito ai carabinieri di identificare oltre 500 persone e controllare più di 230 veicoli tra auto, moto e scooter, con conseguente accertamento di violazioni al codice della strada (in special modo per mancanza della copertura assicurativa e della revisione, guida contromano, guida senza casco, cinture di sicurezza e patente e utilizzo del cellulare alla guida) per un valore complessivo superiore a circa 60 mila euro, andando a colpire specialmente quelle condotte particolarmente pericolose per automobilisti, pedoni e utenti della strada. A tutela dei consumatori, è stata inoltre rivolta all’attività di controllo ai locali di somministrazione cibi e bevande. I carabinieri del Nil e del Nas hanno elevato sanzioni amministrative a carico dei gestori di 7 lidi. Sono stati sanzionati 5 titolare di stabilimenti balneare della Plaia: uno poiché non aveva provveduto ad effettuare la registrazione sanitaria del punto ristoro della sua struttura ricettiva, due per aver impiegato alcuni lavoratori in nero, con conseguente applicazione della sanzione amministrativa di 7.600 euro, più quella accessoria di 2.500 euro. E gli altri perché avevano trasformato degli spogliatoi in locali per il deposito di alimenti, installando all’interno dei congelatori senza autorizzazione sanitaria. Sono stati, poi, denunciati i titolari di due stabilimenti balneari siti sul litorale acese, nelle cui celle frigorifere vi erano 20 chili di pesce e 2 chili di dolci privi di tracciabilità.

Controlli agli abusivi

Degna di rilievo è stata anche l’attività ispettiva che ha riguardato i venditori abusivi di alimenti dislocati lungo diverse vie cittadine. Ben 6 di questi sono stati sanzionati, oltre che per occupazione abusiva del suolo pubblico, anche per aver commercializzato prodotti senza autorizzazioni amministrative e senza alcun requisito professionale per la vendita. In tale contesto, sono stati sequestrati oltre 30 chili di prodotti ittici e 250 chili di alimenti ortofrutticoli, questi ultimi devoluti in beneficienza ad enti caritatevoli. Per quanto riguarda l'occupazione abusiva del suolo pubblico posta in essere da proprietari di pub, ristoranti, trattorie, pizzerie e "paninari", le verifiche si sono svolte soprattutto nelle zone del centro storico, dove si concentra la movida serale, sul litorale catanese e nella area attigua alla stazione centrale. Nello specifico, 60 sono le sanzioni amministrative complessivamente comminate dai carabinieri finora. In tre casi, però, si trattava di un’occupazione illecita già sanzionata nel recente passato ma, nonostante tutto gli esercenti hanno continuato ad invadere i marciapiedi e le sedi stradali della città. Per i casi di recidiva sono stati emessi dalla Direzione Sviluppo Attività Produttive tre ordini di sospensione dell' attività con ripristino dello stato dei luoghi e confisca delle merci. Un’altra tematica che i carabinieri hanno affrontato è stata quella delle strutture ricettive abusive.

Affittacanere e b&b irregolari

I militari hanno avviato in tutta la provincia etnea una mirata campagna di controllo sul rispetto della normativa di settore da parte dei b&b, affittacamere e case vacanze per verificare in primo luogo che i gestori delle strutture ricettive rispettino l’obbligo di comunicare, entro 24 ore dall’arrivo, le generalità degli alloggiati, in modo da accertare l’eventuale presenza di soggetti ricercati o potenzialmente pericolosi. Altro obiettivo dei controlli il "turismo in nero", ossia il sommerso nel settore turistico, che, nell'ultimo periodo, si è declinato in nuovi modelli di ospitalità, attuati anche da chi non è un imprenditore del ramo turistico/alberghiero. Sono state ispezionate 180 strutture ricettive, denunciando 13 persone per non aver appunto trasmesso i dati degli ospiti. Le pene previste per tali violazioni sono l’arresto fino a tre mesi o una ammenda fino a 206 euro. Si tratta di gestori di b&b e affittacamere pubblicizzati sui principali siti on line di settore, nove dei quali ubicati nel quartiere di San Cristoforo di Catania, due nella periferia della città ed uno ad Acireale. Una struttura ricettiva di San Cristoforo era molto differente dalla descrizione fornita sui siti di prenotazione online ed era anche allacciata abusivamente alla rete elettrica pubblica con un cavo collegato direttamente ad un palo della luce. Il gestore è stato denunciato per furto di energia elettrica. Il secondo caso, invece, ha riguardato una struttura ricettiva di Librino, il cui titolare è stato anch’egli denunciato per furto di energia elettrica in quanto l’immobile era del tutto sprovvisto del contatore e, mediante alcuni cavi, era allacciato direttamente alla rete pubblica.

Furti di energia elettrica sempre presenti

Il fenomeno dei furti di energia elettrica è molto pericoloso perché la procedura dell’allaccio diretto alla rete esclude tutti i dispositivi antinfortunistici , con grave rischio di corto circuiti e inneschi d’incendio. Nell’ambito dell’operazione in corso, i carabinieri hanno effettuato dei controlli e ad Adrano hanno riscontrato il collegamento diretto alla rete elettrica, mediante "allaccio con fili volanti". In uno stabile l’allaccio abusivo alimentava dei congelatori e dei condizionatori d’aria posti nei locali garage, utilizzati per tenere stabile il livello di umidità e per "rinfrescare" d’estate derrate alimentari ed auto, oltre a riscaldare l’acqua di una piscina. A Catania, invece, i militari dell’Arma hanno denunciato una 53enne catanese, titolare di un panificio, sempre per lo stesso reato. Analogamente, è stata denunciata una 23enne di via del Velo, nella cui abitazione è stato rinvenuto un cavo collegato ad un palo della corrente, che forniva illecitamente la corrente elettrica.

Anche lo spaccio non va in ferie

I servizi anti droga hanno invece permesso, solo nei primi giorni del mese di agosto, di trarre in arresto 6 persone per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. Tra questi, un pusher di cocaina 31 enne arrestato a Paternò, 2 pregiudicati catanesi che gestivano un fortino della droga na San Cristoforo, un 40enne che spacciava marijuana per le vie della città e due fratelli di Mascalucia che coltivavano canapa indiana nei giardini delle loro villette. La campagna intrapresa dall’Arma prevede anche nella giornata di Ferragosto pattugliamenti intensificati sia su strada che aerei: il nucleo elicotteri  sorvolerà, coordinandosi con le gazzelle sul campo, le fasce litorali della provincia ed i luoghi di maggior afflusso turistico dei centri storici e le aree pedemontane, anche per evitare nuovi incendi. I servizi a terra saranno finalizzati a garantire vicinanza a chi resta in città perché vincolato da impegni lavorativi e a chi vi fa ritorno per godere di un periodo di riposo nella propria terra d’origine.

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