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Domenica, 28 Aprile 2024
Le indagini

Dal sopralluogo al furto e il ruolo di una gioielleria di viale Rapisardi: ecco come agivano i ladri delle ville

I dettagli dell'indagine che ha consentito di individuare il gruppo criminale specializzato nella commissione di furti in abitazione, che tra l’aprile 2019 ed il dicembre 2021, avrebbe messo a segno ben dodici colpi in diversi Comuni della provincia catanese, accaparrandosi introiti illeciti per oltre120 mila euro

Nella mattinata di oggi le autorità giudiziarie hanno concluso una serie di indagini che hanno portato all'arresto di 9 persone per reati legati all'associazione per delinquere finalizzata alla commissione di furti in abitazioni. L'operazione è stata eseguita dai carabinieri del comando provinciale di Catania, in seguito a un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale etneo.

Le indagini

Le indagini, condotte tra giugno e dicembre 2021, hanno coinvolto la stazione carabinieri di San Giovanni La Punta e hanno rivelato l'esistenza di un gruppo criminale operante nei comuni di Catania, Gravina di Catania, San Giovanni la Punta, Sant’Agata Li Battiati e Tremestieri Etneo.

Questo gruppo era specializzato nella commissione di furti in abitazioni e guidato dal 37enne Carmelo Passalacqua. Le attività investigative hanno non solo evidenziato le modalità dei furti, ma anche la successiva collocazione della refurtiva, composta principalmente da oggetti preziosi e monili in oro.

I furti

Le indagini hanno tratto spunto grazie alla collaborazione di una vicina di casa che, dopo un furto avvenuto il 5 giugno 2021, ha fornito informazioni cruciali sugli autori. Il coinvolgimento di David Cristian Spaticchia come "palo" e di Passalacqua come l'autore materiale è emerso durante l'attività investigativa.

Ai due è inoltre attribuita la partecipazione a un'analoga rapina commessa 14 giorni dopo, il 19 Giugno 2021, in un’abitazione di San Giovanni La Punta. Impulso determinante alle attività investigative si è avuto il 30 Giugno 2021, quando a seguito di un doppio furto in abitazione realizzato in San Giovanni la Punta, a distanza di pochi minuti l’uno dall’altro, in esito alla disamina delle videoregistrazioni delle telecamere presenti in loco, i militari hanno potuto rilevare l’autovettura, una Opel Corsa nera, utilizzata dalla banda, per compiere i reati e da questo dato poi risalire a Emanuele Zappalà, che l’avrebbe noleggiata proprio per portare a termine i due colpi.

A quel punto, ricostruendo il percorso seguito dall’automobile dopo i furti, si è passati ad accertare chi fossero i soggetti che sarebbero stati coinvolti nella successiva fase della ricettazione, individuando una gioielleria di viale Mario Rapisardi gestita da due fratelli catanesi, Vincenzo e Grazia Salamone, a cui si attribuisce il ruolo di coloro che, dopo essersi accertati dell’autenticità dell’oro, avrebbero provveduto a ripulire i monili da pietre e da possibili altri inserti non di loro interesse, per rendere più difficoltoso un possibile riconoscimento da parte delle vittime, per poi procedere, dopo la pesa al “netto”, al pagamento in contanti in favore degli autori dei furti.

Complessivamente, agli indagati sono stati contestati 12 furti in abitazione, con un provento approssimativo di 120 mila euro proveniente dalla vendita dei beni trafugati. L'attività criminale è stata bloccata il 20 dicembre 2021, quando quattro degli indagati sono stati arrestati in flagranza durante un furto, con il recupero di refurtiva di valore, tra cui orologi e denaro contante. 

Il modus operandi

Ampiamente ricostruito il modus operandi dei furti, tutti eseguiti con le medesime modalità, secondo una scansione consolidata:

  • sopralluogo nei condomini di possibile interesse;
  • individuazione di quello che sarebbe stato l’appartamento da predare, scelto anche in base alla facilità di accesso, con specifico riferimento a quelli serviti da balconi con porte finestre;
  • verifica, suonando il citofono, dell’assenza di persone all’interno dell’abitazione prescelta;
  • introduzione, dopo l’effrazione degli infissi, all’interno delle case da depredare;
  • blocco delle porte d’ingresso con sedie e mobili al fine di rendere difficoltoso un eventuale improvviso rincasare dei proprietari e così agevolare la fuga.

I nomi degli arrestati

Il Gip, su richiesta del Pubblico Ministero, ha quindi disposto la custodia cautelare in carcere per:

  • Carmelo Silvestro Passalacqua, 37 anni
  • Pasquale Scuderi, 55 anni;
  • David Cristian Spaticchia, 39 anni;
  • Massimo Luigi Sturniolo, 51 anni;
  • Emanuele Zappalà, 45 anni.

Obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria e permanenza in casa in orario notturno per Grazia Salamone, 79 anni. Arresti domiciliari per Vincenzo Salamone di 72. Per Paolo Carmelo Simone Di Guardo, 30 anni, e Claudio Tosto di 41, la misura dell’obbligo di dimora e di permanenza in casa in orario notturno.

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