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Cronaca

Dissesto, in Prefettura incontro con sigle sindacali e datoriali

Nuovo incontro ieri mattina in Prefettura a Catania sul tema del dissesto del Comune etneo. Davanti al vice capo di gabinetto Tommaso Mondello, in rappresentanza del prefetto Claudio Sammartino, si sono infatti riuniti gli esponenti delle sigle sindacali e datorial

Nuovo incontro questa mattina in Prefettura a Catania sul tema del dissesto del Comune etneo. Davanti al vice capo di gabinetto Tommaso Mondello, in rappresentanza del prefetto Claudio Sammartino, si sono infatti riuniti gli esponenti delle sigle sindacali e datoriali, delle organizzazioni di categoria e dell'amministrazione cittadina, per fare il punto della situazione sul percorso che la città dovrà seguire dopo la dichiarazione del fallimento dell'ente comunale.

A rappresentare il Comune c'erano il sindaco Salvo Pogliese, il suo vice Roberto Bonaccorsi ed il ragioniere capo Clara Leonardi che hanno illustrato le delibere presentate in giunta ed al Consiglio comunale, dopo l'approvazione del rendiconto relativo al 2017 e la revisione delle partecipazioni con la rimodulazione del perimetro di consolidamento di bilancio. Da Palazzo degli elefanti è partito un grido d'allarme sulla predisposizione del documento finanziario di previsione per il 2019, poichè all'appello mancano ancora 40 milioni di euro per assicurare l'equilibrio economico e portare la delibera in Consiglio per il via libera, condizione necessaria per assicurare il normale proseguimento delle funzioni dell'ente.

Senza la presenza di entrate pari a 40 milioni, l'unica soluzione prospettata sarà quella di operare ulteriori tagli che potrebbero anche intaccare la tenuta occupazionale. Un'ipotesi che, invece, Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Confcooperative, Agci, Cna, Confcommercio, Confesercenti, Confimprese, Legacoop, Ufficio diocesano per le problematiche del lavoro, Uneba, Unci, Unicoop e Unimpresa, hanno chiesto di scongiurare in ogni modo, trovando tutte le soluzioni possibili per recuperare la somma mancante senza aggravare ulteriormente i problemi della città. Leggermente diversa è stata la posizione di Confidustria che, invece, con il suo rappresentante Andrea Vecchio si è detta possibilista su eventuali tagli di posti di lavoro in caso estremo.

Nel contempo, le sigle hanno chiesto di proseguire il tavolo tecnico sul dissesto con l'attivazione di incontri tematici a partire dal tema della raccolta dei rifiuti e la lotta all'evasione della tassazione. Proposta che ha trovato concordi sia la Prefettura che il Comune motivo per cui, già dopo l'Epifania, il gruppo si riunirà per confrontarsi su uno dei tempi più caldi ed attuali nell'ambito della gestione della cosa pubblica di Catania.

Così come prioritario, hanno sottolineato Giacomo Rota, Maurizio Attanasio, Enza Meli, Giovanni Musumeci, Luciano Ventura e Gaetano Mancini, Silvana Strano, Andrea Milazzo, Riccardo Galimberti, Filippo Guzzardi, Giovanni Mirulla, Andrea Vecchio, Giuseppe Giansiracusa, Ninni Inserra, Salvatore Caruso, Walter Bentivegna, Eleonora Contarino e Salvatore Politino, è un dibattito sul futuro delle partecipate, anche alla luce del recente atto di indirizzo dell'amministrazione votato positivo dal civico consesso e orientato alla razionalizzazione con la creazione di un'unica holding di coordinamento, ma anche sulla futura organizzazione dei servizi sociali.

"Siamo soddisfatti di questo secondo appuntamento, che vede finalmente incanalarsi verso la giusta strada quell'idea di partecipazione e condivisione di idee, tra amministrazione comunale e rappresentanti del mondo del lavoro, dell'impresa e delle professioni - sottolineano con voce unanime gli esponenti del forum cittadino "Catania è viva, nessuno spenga la luce". Grazie all'autorevole coordinamento del Prefetto e dei suoi collaboratori, che ringraziamo, vogliamo continuare a lavorare per far rialzare la nostra città e proiettarla verso la crescita che merita. Per questo ci auguriamo - concludono - che l'amministrazione Pogliese mantenga questa disponibilità al dialogo e non si chiuda in se stessa, poichè la collaborazione ed il contributo di tutti, guardando nella stessa direzione e remando dalla medesima parte, potrà essere indispensabile per la rinascita di Catania."

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