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Cronaca

Sanità, Fials: "Internalizzare Oss e infermieri per potenziare gli organici"

La proposta del sindacato per inserire negli organici quanti hanno acquisito esperienza e professionalità all’interno dell’aziende sanitarie e che risultano assunti per il tramite di ditte esterne o società di servizi

“Serve un’imponente programmazione al fine di internalizzare tutti quegli Operatori socio sanitari e infermieri che hanno acquisito esperienza e professionalità all’interno dell’aziende sanitarie e che risultano assunti per il tramite di ditte esterne o società di servizi. Un fiume di denaro pubblico che arriva nelle casse dei privati, che sostanzialmente pareggia quella che sarebbe stata la spesa pubblica in caso di servizi gestiti direttamente dal pubblico”. È quanto propone in una nota la segreteria provinciale della Fials Catania guidata da Agata Consoli.

“Una soluzione che porterebbe enormi vantaggi – spiega la Fials - sia in termini di garanzie per i lavoratori che di qualità del servizio erogato, che se continuamente esternalizzato porta a un costante ricambio di personale che rende sostanzialmente inutile il percorso di formazione all’interno di una struttura. Questi sono i temi, per i quali la Fials, segreteria provinciale di Catania, avendo ricevuto innumerevoli richieste di supporto da parte di infermieri e operatori socio sanitari prossimi alla scadenza contrattuale, nei prossimi giorni aprirà dei tavoli di confronto, chiedendo ai soggetti istituzionali preposti di affrontare in maniera produttiva le argomentazioni sopra esposte”.

La Fials ricorda che “la carenza di personale già presente costringe da anni le Aziende sanitarie del territorio siciliano a fare i salti mortali per garantire la continuità dei servizi e i livelli essenziali di assistenza. L’incubo della paralisi di interi reparti si riaffaccia. Tra qualche mese, assisteremo a processi amministrativi, da parte delle Aziende che interesseranno le scadenze contrattuali di infermieri e operatori socio sanitari, che annunceranno la cessazione del rapporto di lavoro. La situazione è da considerarsi ancor più grave visto che una decisione del genere viene presa in un momento di emergenza socio-sanitaria senza precedenti nella storia Repubblicana”. Secondo il sindacato autonomo “è impensabile che mentre in tutto il mondo si spinge con forza per l’implementazione del personale sanitario, il nostro Paese, rinunci scientemente, vista la tempistica risicata riguardo alle prossime scadenze contrattuali imposte dal governo centrale, a delle risorse umane già formate ed impiegate all’interno dell’aziende ospedaliere. Gli organi istituzionali preposti, oggi più che mai, devono attivarsi affinché non vengano sottratte risorse in piena emergenza Covid-19, considerando altresì che a fronte di piante organiche risicatissime – conclude la Fials - si rischia di non rinnovare contratti ad operatori sanitari già formati, con l’aggravante che soggetti i quali abbiano maturato il diritto alla stabilizzazione si vedano sfumare la legittima assunzione a tempo indeterminato”.

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