Violenza donne, Filca-Cisl dona palestra alla casa di accoglienza Villa Santa Maria degli Angeli
L’iniziativa punta a sostenere tutte le condizioni di benessere psicofisico necessarie per un percorso di reinserimento sociale delle donne in stato di disagio o vittime di maltrattamenti
La Filca, il sindacato per i lavoratori dell'edilizia e affini, e la Cisl hanno donato attrezzature e l'occorrente per allestire una piccola palestra alla casa-accoglienza Villa Santa Maria degli Angeli di Catania. La consegna è stata effettuata da Maurizio Attanasio e Giuseppe Famiano, segretari generali rispettivamente della Cisl provinciale e della Filca etnea, e da Lucrezia Quadronchi, segretaria territoriale Cisl con delega alle politiche sociali, alla presidente della struttura Grazia Isgrò. Presenti anche un gruppo di volontari e Alfio Galvagno, presidente dell’associazione “Sulle ali del sorriso” (già impegnata nella diffusione la "terapia del sorriso", o “clown terapia”, nei reparti di oncologia pediatrica delle strutture ospedaliere del territorio), che hanno allietato con giochi e attività gli oltre 30 bambini e le loro mamme presenti.
Villa Santa Maria degli Angeli è una delle strutture residenziali, operanti nel territorio catanese, che si occupa di accogliere e avviare percorsi personalizzati d’aiuto per donne in difficoltà, con o senza figli, e di donne vittime di maltrattamenti ripetuti nell’ambito familiare. «La casa-accoglienza Villa Santa Maria degli Angeli, in raccordo con i servizi sociali comunali – affermano i dirigenti sindacali della Cisl – offre un servizio essenziale che risponde ai bisogni emergenti delle donne e dei bambini nella realtà sociale della città. L’iniziativa della Filca e della Cisl punta a sostenere tutte le condizioni di benessere psicofisico che, in un progetto di rinascita, sono necessarie per un vero percorso di crescita individuale e di reinserimento sociale delle donne in stato di disagio o vittime di maltrattamenti. Un impegno che il sindacato vuole portare avanti ogni anno per fare da supporto alle donne che vivono il proprio disagio nelle periferie esistenziali della città.»