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Salvi saluta Catania, Michelangelo Patanè procuratore vicario

"Vi sono enormi potenzialita' - ha detto riferendosi alla città di Catania che si appresta a lasciare per tornare nella capitale- e anche la semplice possibilita' di intervenire su quegli aspetti che ancora dopo tanti anni sono insoluti"

"Mi auguro che la procura di Catania possa avere subito un nuovo capo, certamente avrà un nuovo gruppo di magistrati per colmare i vuoti di organico e per fronteggiare una situazione che è oggettivamente difficile a causa del carico di lavoro aggiuntivo che è scaturito dall'immigrazione". E' quanto detto stamane durante la conferenza stampa di congedo dal procuratore della Repubblica Giovanni Salvi, in partenza per Roma dove ricoprirà il nuovo incarico di procuratore generale. In particolare il procuratore ha fatto riferimento alle lungaggini burocratiche legate al grande numero di richieste dello status di rifugiato politico provenienti dagli ospiti del Cara mi Mineo, costretti ad aspettare anche più di 4 anni ed a permanere, di conseguenza, nel centro di accoglienza per lungo tempo, con costi elevati anche per lo Stato (VIDEO).

"In tema di immigrazione la situazione e' difficile - ha spiegato Salvi -soprattutto per cio' che riguarda i richiedenti asilo. Quelli arrivati nel 2013 e che hanno fatto ricorso al tribunale civile, si sono visti assegnare la prima udienza nel 2017. Questi migranti resteranno al Cara di Mineo, con un costo per lo Stato di decine di milioni di euro. La presenza di più magistrati servirà a potenziare la struttura e accelerare i percorsi giudiziari".

Salvi ha segnalato delicata la situazione giudiziaria di Catania alla Presidenza del consiglio dei ministri e al Csm, ricevendo rassicurazioni sull' organico. "In questi anni - ha aggiunto - sono stati raggiunti dei bei risultati anche sul versante dei reati contro l'economia, in materia fallimentare e contro la criminalità organizzata. Credo siano stati anni proficui e sono contento di quello che è stato fatto".

"Vi sono enormi potenzialita' - ha aggiunto in conclusione riferendosi alla città di Catania che si appresta a lasciare per tornare nella capitale- e anche la semplice possibilita' di intervenire su quegli aspetti che ancora dopo tanti anni sono insoluti. Penso al Lungomare, al Corso dei Martiri o il recupero del centro storico, rappresenterebbero straordinarie opportunita' di lavoro e di profitto lecito" (VIDEO).

"Se finalmente si comprende, nell'interesse della citta' e di se' stessi - ha concluso - di evitare di cercare di 'costruire' quel 10% in piu' rispetto a quello che e' lecito, si lascerebbe un segno positivo. Vorrei una classe dirigente imprenditoriale che volesse bene alla citta' ed a se stessa lasciando un segno su Catania, che potrebbe essere una citta' piu' bella di quella che è ".

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