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Cronaca

Notaio Ciancico, la Procura presenta richiesta di rinvio a giudizio

L'ex professionista è accusato di falso in atto pubblico, peculato e truffa aggravata. L'uomo è stato agli arresti domiciliari ed ha ricoperto in passato l'incarico di presidente dell'Ordine

La Procura di Catania ha chiesto il rinvio a giudizio dell’ex notaio Vincenzo Ciancico per falso in atto pubblico, peculato e truffa aggravata. Il Gup ha anche ammesso al processo 9 parti civili, tra cui sette privati cittadini e due aziende. Si tratta del gruppo Auchan e della Palmeri costruzioni Spa di Catania.

METODO CIANCICO - Secondo le accuse l’ex notaio inviava all’Agenzia delle Entrate degli atti falsi in cui veniva apposta una clausola, da lui stesso predisposta, con la quale il professionista auto liquidava le imposte secondo un regime fiscale agevolato. Ma di queste clausole non c’era traccia negli atti originari stipulati dal notaio. Ciancico quindi si faceva consegnare dai clienti gli importi previsti per le imposte - registro, ipotecarie e catastali- e invece di consegnare i soldi all’Agenzia delle Entrate questi finivano direttamente in un conto corrente intestato a lui e alla moglie. I clienti, invece, venivano messi in mora per aver fatto uso illegittimo di regime fiscale agevolato.

I contratti sotto esame sono 40, tutti riportano numeri di repertorio diversi nell’atto originario e nella copia trasmessa.

Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica Tiziana Laudani, avviate su input del consiglio notarile di Catania dopo verifiche interne, sono durate oltre un anno. Ciancico è stato agli arresti domiciliari dal 22 luglio al 2 agosto del 2011, ed ha ricoperto in passato l’incarico di presidente dell’Ordine.

Ciancico sarà imputato dinanzi alla prima sezione del Tribunale di Catania la prima udienza è stata fissata per il prossimo 28 giugno.

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