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Cronaca

LETTORI. "Una notte al Museo" non per tutti, bisognava prenotare?

Un fine settimana ricco di spettacoli, musica e performances messi in scena nei musei, nei siti archeologici, nelle chiese, in strada. Questo il programma dell'evento del Mibac. Ma una lettrice di CataniaToday segnala cosa non ha funzionato

Un fine settimana ricco di spettacoli, musica e performances messi in scena nei musei, nei siti archeologici, nelle chiese, in strada. Il centro storico animato da attori, musicisti, giocolieri, mangiafuoco e saltimbanchi, una sarabanda di iniziative e convegni volti a coinvolgere i catanesi. Questo il programma dell'evento "Una notte al Museo" del Mibac (Ministero dei Beni e delle Attivitá Culturali e del Turismo), al quale Catania ha aderito con entusiasmo, aprendo per l’intero pomeriggio e fino alla notte (ore 24), di sabato 28, i musei della città ai catanesi e ai turisti. Ma una lettrice di CataniaToday segnala cosa non ha funzionato.

"La nostra tanto amata città non si smentisce mai - scrive la lettrice- Eccelle come sempre nell' organizzazione "perfetta" di manifestazioni che attirano un numero considerevole di persone che puntualmente rimangono....con l' amaro in bocca! Mi riferisco all'evento "Una notte al museo", musei civici aperti per l' intera giornata fino a mezzanotte, tra questi anche Le Terme Achilliane. Che bella sorpresa, per me, le persone che erano con me, per tutti quelli che erano accorsi - numerosi - che ci venga detto che non erano visitabili poichè stavano allestendo il concerto che alle 21.00 avrebbe ospitato tutti coloro che avevano prenotato.....prenotato? da nessuna parte si davano indicazioni di dover prenotare. Che bella sorpresa scoprire che nessuno degli intervenuti avesse capito, che nessuno avesse saputo leggere. I catanesi sono tutti ignoranti, i nostri amministratori menti eccelse? Che bella sorpresa che tutti mezzi di comunicazione pubblicizzando l' evento avessero omesso per negligenza il piccolo particolare che si dovesse prenotare. Ma come e con chi non si sa. Non è stata una sorpresa invece vedere che i "prenotati" per il concerto erano proprio coloro che non hanno saputo motivare quello che era successo. Non sarebbe stato più dignitoso rispondere con delle scuse e promettere di riparare alla "mala" organizzazione immediatamente anzichè accollare le proprie responsabilità a chiunque altro?".

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