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Cronaca Palagonia

Palagonia, coppia di anziani trovata uccisa in casa: indagini in corso

Lui sgozzato, lei morta dopo essere stata buttata giù da un balcone. Indagini sono in corso su un extracomunitario che era stato fermato dalla polizia al Cara di Mineo. Il movente potrebbe essere una rapina. Indagano polizia e carabinieri

Duplice omicidio a Palagonia. La polizia ha ritrovato una coppia di anziani settantenni senza vita all'interno di una villetta. Lui sgozzato, lei morta dopo essere stata buttata giù da un balcone. La scoperta è stata fatta dalla polizia dopo alcuni controlli in seguito al ritrovamento di un telefono cellulare rubato risultato intestato ad una delle due vittime, un uomo di 70 anni. Da una prima ricostruzione, il movente sarebbe una rapina.

PALAGONIA, LA VILLA DELL'OMICIDIO

Indagini sono in corso su un extracomunitario che era stato fermato dalla polizia al Cara di Mineo trovato in possesso di un computer, una videocamera e di un cellulare rubato, risultato intestato alla vittima. Al momento, il cittadino della Costa D'Avorio è indagato per ricettazione.

TESTIMONIANZA DI UN VICINO DI CASA. "Erano brave persone, sempre tranquille. Stamattina alle 9 ho visto arrivare un'auto dei carabinieri e sono sceso". E' il racconto di un vicino di casa della coppia uccisa a Palagonia. "Abbiamo saputo che ad uccidere potrebbe essere stato un immigrato - ha continuato il vicino - qui da queste parti non è mai accaduta una cosa del genere".

CARA DI MINEO "SOTTO ACCUSA" - "Il nostro è un paese sconvolto da una tragedia di grande rilievo". E' il sindaco Valerio Marletta a farsi portavoce dello sgomento di Palagonia per la tragedia vissuta dalla famiglia Solano: lui ucciso nella sua villa, lei precipitata dal balcone, forse cadendo mentre fuggiva o lanciata da qualcuno. Un 'giallo' che sfocia nel "lutto cittadino a partire da domani", ma anche in sgomento, che genera dubbi. Il primo, tra tutti, l'eventuale collegamento tra la violenza in villa e il ritrovamento del cellulare e del pc portatile delle vittime in un borsone di un ivoriano che stava rientrando al Cara di Mineo. "Se è stato lui cambia tutto - afferma un vicino di casa delle vittime - siamo stanchi di vedere tanti extracomunitari in giro per il paese. Speriamo non sia stato lui...". Da quando hanno aperto il Cara di Mineo in paese ci sono state delle polemiche sulla presenza di migranti a Palagonia e in altri centri del Calatino e sulla sicurezza. "Da noi ci sono stati soltanto pochi episodi di microcriminalità- osserva il sindaco - ma non ci sono stati segnali che facessero pensare che si potesse arrivare a tanto". Marletta segnala il rischio che l'eventuale coinvolgimento nell'episodio di un extracomunitario "possa fare cambiare qualcosa in paese, visto il clima che c'e' gia' in Italia". Palagonia, ricorda il sindaco, è "sempre stata contraria all'apertura del Cara di Mineo, e proprio per questo il Comune ha ritenuto di non partecipare alla sua gestione". "Un Centro di accoglienza - sottolinea Marletta - con 3-4mila persone è un luogo di disgregazione, che resta estraneo al tessuto sociale, con integrazione zero".

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