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Domenica, 28 Aprile 2024
Il piano dell'Arma

"Pasqua e Pasquetta sereni": ritorna l'operazione a largo raggio dei carabinieri

L'obiettivo principale del piano, già attuato negli anni precedenti, è assicurare la sicurezza dei cittadini durante le ormai prossime festività pasquali

Il comando provinciale dell'Arma ha predisposto un piano straordinario di controllo per le prossime festività, denominato "Pasqua e Pasquetta sereni", con l’obiettivo di aumentare i livelli di sicurezza e garantire in questo modo il sereno godimento delle vacanze pasquali ai cittadini e turisti, italiani e stranieri, che in numerosi stanno già affluendo nella provincia catanese. Saranno coinvolti circa 900 militari distribuiti nelle 61 stazioni, 2 tenenze e 9 compagnie, supportati dalle gazzelle e dai motociclisti dei nuclei radiomobili, a cui si affiancano gli assetti compagnia d’intervento operativo del 12° reggimento Sicilia e dello squadrone cacciatori di Sicilia, le squadre antiterrorismo delle aliquote di primo intervento, i carabinieri forestali e i militari del 12° nucleo elicotteri di Catania – Fontanarossa e dei reparti specializzati dell’Arma (Nas e e Nil). L'obiettivo principale del piano, già attuato negli anni precedenti, è assicurare la sicurezza dei cittadini che affollano le vie dello shopping. L’attenzione dei carabinieri sarà rivolta alle zone di maggiore aggregazione, alle aree ed ai parchi commerciali, le chiese, i siti culturali e i locali d’intrattenimento, ma anche alle stazioni della metropolitana, alle fermate degli autobus e, in generale, in prossimità dei punti di maggiore affluenza, per scongiurare qualsiasi problematica connessa alla sicurezza pubblica. Le zone centrali e periferiche dei vari comuni etnei saranno monitorate da pattuglie a piedi, militari a bordo di autoradio, in moto e in abiti civili, in costante collegamento con le centrali operative, che hanno il compito di coordinare il dispiegamento di forze.

Gli obiettivi del piano

Proprio riguardo alle attività di repressione dei furti e delle rapine, il pattugliamento dispiegato garantirà delle festività sicure sia a coloro che hanno deciso di restare in città, sia a chi invece trascorrerà fuori le vacanze lasciando le proprie abitazioni incustodite, affinché non ci siano "spiacevoli sorprese" al rientro. Saranno monitorate anche le corse clandestine, favorite dall’inizio della bella stagione, mettendo in campo anche i droni. Gli equipaggi avranno anche lo scopo di migliorare il decoro urbano e garantire il pieno godimento degli spazi pubblici, soprattutto nelle aree e nei quartieri maggiormente esposti sotto il profilo della sicurezza, come nelle zone della movida. Inoltre, i carabinieri avvieranno una serie di controlli per tutelare la salute e la sicurezza dei consumatori, tra cui i numerosi turisti stranieri provenienti anche dall’estero, che usufruiranno in massa delle strutture ricettive e delle attività di ristorazione, anche ambulanti. I militari dell’Arma, con i colleghi del Nas e del Nil, durante tutto il periodo pasquale saranno impegnati nella verifica del rispetto delle norme igienico – sanitarie e della corretta applicazione delle regole in materia di legislazione sociale e sicurezza sui luoghi di lavoro da parte dei commercianti. Proseguiranno anche i controlli, già potenziati nell’ultimo periodo dal comando provinciale, per il monitoraggio dei soggetti sottoposti agli arresti o detenzione domiciliari, allo scopo di prevenire evasioni, soprattutto nei giorni delle festività. Infine, i capillari controlli alla circolazione stradale, che saranno attuati lungo i principali snodi viari per reprimere condotte indisciplinate di guida, potenzialmente pericolose per tutti i conducenti e i pedoni. 

Le aree interessate dai controlli

Le aree maggiormente interessate dai servizi di controllo, sia nel capoluogo etneo che nell’hinterland, saranno quelle in corrispondenza dei principali snodi viari nelle zone di accesso alle località pedemontane e marittime. In particolare, salendo dal versante occidentale dell’Etna, il piano straordinario dei controlli coinvolgerà le zone di Nicolosi, Ragalna e la provinciale 92 fino al rifugio Sapienza, i territori di Bronte e Randazzo, dove le celebrazioni religiose della Settimana Santa e del “Triduo Pasquale” richiameranno molti residenti e turisti, che seguiranno soprattutto il percorso della processione del Venerdì Santo, e il tratto stradale della strada regionale Mareneve, verso la zona di piano Provenzana. Allo stesso modo, saranno oggetto dei pattugliamenti rafforzati anche le zone marittime del lungomare di Catania, la fascia costiera acese, compresa tra Acireale e Acicastello, la zona del porticciolo di Ognina e il litorale Giarrese, nei territori dei Comuni di Giarre, Riposto, Mascali, Fiumefreddo.

I risultati già ottenuti

Il piano straordinario di controllo del territorio è stato già avviato da alcuni giorni ed ha permesso di conseguire i primi concreti risultati. Sono state identificate in tutta la provincia oltre 200 persone e controllati più di 80 veicoli tra auto, moto e scooter, con multe per un totale di 20 mila euro. Inoltre, è stata rivolta la massima attenzione alle attività commerciali, anche ambulanti, con il supporto dei reparti speciali di Catania Nas e Nil. L'azione congiunta dei carabinieri della stazione di Piazza Dante e del nucleo investigativo di polizia ambientale, agroalimentare e forestale di Catania (Nipaaf) ha portato alla denuncia di 2 giovani catanesi "per frode nell'esercizio del commercio, furto aggravato di energia elettrica, commercio di sostanze alimentari non genuine, nonché scarico non autorizzato di reflui industriali". Durante un’ispezione in un caseificio di del quartiere San Cristoforo è stata accertata la produzione abusiva di ricotta, forme di tuma, formaggio primo sale e formaggio stagionato, destinati alla vendita. Sono state rilevate pessime condizioni igienico sanitarie di tutte le attrezzature e i locali utilizzati. All’interno di un frigo, infine, è stata trovata addirittura una carcassa verosimilmente di agnello, priva di qualsiasi tracciabilità, così come il latte necessario alla produzione dei formaggi. I carabinieri di Giarre hanno poi scoperto un panificio industriale che operava in pessime condizioni igienico – sanitarie, trovando anche un gatto tra i panetti in lievitazione. L’attività commerciale è stata chiusa, con intimazione al titolare di non riprendere l’attività fino al completo ripristino delle condizioni igienico sanitarie. Analoghi controlli, effettuati a Randazzo, hanno consentito di sanzionare i titolari di due bar che esercitavano l’attività con irregolarità sia relative a locali adibiti a deposito di alimenti, sia in relazione all’aggiornamento del modello haccp (dati di rilevazione delle temperature, delle pulizie dei locali e dell’igiene del personale, e della deblatterizzazione). In entrambi i casi è stata disposta la chiusura temporanea dei locali irregolari. Nell’ambito poi della campagna di prevenzione e contrasto ai reati ambientali, i carabinieri di Piazza Dante hanno effettuato dei controlli tra le aziende che operano nel ciclo dello smaltimento dei rifiuti ferrosi. Il titolare di un'azienda specializzata con sede a San Cristoforo è stato denunciato per gestione illecita di rifiuti non autorizzati e gestione illecita di acque reflue industriali, in quanto la stragrande quantità di rifiuti in entrata nel sito, risultava depositata prevalentemente da cittadini che svolgono autonomamente l’attività di svuotacase, svuotacantine o raccogliferro, raccattando i rifiuti per le strade della città o recuperandoli da esercizi commerciali, abitazioni o locali dismessi. L’Arma di Giarre, insieme ai colleghi del Nile al personale dell’Ispettorato nazionale del lavoro, ha poi denunciato un 51enne per il deposito incontrollato di rifiuti, "omessa sorveglianza sanitaria" dei dipendenti tra i quali uno totalmente in nero, L'uomo ha anche ricevuto una maxi sanzione di 3.600 euro e con la contestuale sospensione temporanea dell’attività. Analogamente i colleghi di Riposto hanno poi conseguito un risultato operativo che si inquadra nel contrasto al mercato illecito di pezzi di ricambio e tutale dell’ambiente, scoprendo come in un deposito abusivo all’interno di un terreno si svolgesse un’attività di smontaggio di veicoli rubati. Un 31enne è stato denunciato per ricettazione e per violazioni del codice dell’ambiente” ed un 43enne per “abusivismo edilizio”.

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