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Cronaca Paternò

Il Pd chiede di organizzare la festa dell'Unità ma dal Comune nessuna risposta: è polemica a Paternò

"Appare chiaro a tutti che il Comune ha voluto sicuramente bloccare la manifestazione perché promossa da uno schieramento politico non amico, anche perché senza avere avuto l’assenso nei giusti tempi è chiaro che la Festa non si potrà tenere", sostiene il segretario del circolo Salvatore Leonardi

Il circolo del Pd di Paternò sferra un attacco contro l'amministrazione comunale guidata dal sindaco Nino Naso. Il motivo ruota attorno all'organizzazione della Festa dell'Unità. "Abbiamo manifestato la volontà di svolgere a Paternò la tradizionale festa dell'Unità al Parco del Sole, nei giorni 9-10-11 settembre e il 3 agosto abbiamo inoltrato regolare richiesta di utilizzo del sito - si legge in una nota a firma del segretario del circolo Salvatore Leonardi -. Non ricevendo nessuna risposta, in quello che potremmo definire un silenzio sospetto, il 25 agosto viene inoltrata Pec con cui richiediamo un aggiornamento". Alla richiesta di sollecitazione la risposta arriva ma non è quella che ci si aspetta. "Dopo qualche giorno - prosegue la nota - arriva una telefonata che giustificava la mancata risposta con le ferie dei funzionari senza aggiungere altro". Una circostanza che continua a perdurare ancora oggi. 

"Appare chiaro a tutti che il Comune ha voluto sicuramente bloccare la manifestazione - dice Leonardi - perché promossa da uno schieramento politico non amico, anche perché senza avere avuto l’assenso nei giusti tempi è chiaro che la Festa non si potrà tenere". Modalità che, per Leonardi, rappresentano una "inqualificabile" gestione della cosa pubblica. "Si calpesta anche la legge laddove la stessa impone che il Comune deve dare al cittadino una risposta in un tempo stabilito - prosegue - Non ha dato risposta il sindaco, l’assessore delegato, il funzionario responsabile, nessuno".

"Al Partito democratico la bocca non può essere tappata non autorizzando la Festa dell’Unità - conclude Leonardi -, non può pretendere che a Paternò tutto sia appiattito ai suoi voleri. Da oggi ci vedrà giornalmente pronti a rintuzzare qualsiasi atto e attività amministrativa che possano minimamente discostarsi dalle leggi e dalla corretta gestione della cosa pubblica. Vincere le elezioni non significa affatto instaurare un potere assoluto, ci vuole rispetto e garanzia per tutti. E noi del Partito democratico questo rispetto lo pretendiamo e difenderemo strenuamente le libertà di espressione, la garanzia di tutti i cittadini e le leggi". 

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