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Cronaca

Mafia, in amministrazione giudiziaria l'impero da 30 milioni dell'ex deputato Pippo Nicotra

Ci sarebbero evidenze investigative che collegano Raffaele Pippo Nicotra - due volte sindaco di Aci Catena e quattro volte deputato all'Ars - alla famiglia mafiosa Santapaola-Ercolano. Il provvedimento è stato notificato dai carabinieri

Su richiesta della Procura etnea, la sezione misure di prevenzione del tribunale di Catania ha emesso un decreto di amministrazione giudiziaria, per la durata di un anno, nei confronti di nove società, direttamente o indirettamente (poiché intestate a strettissimi congiunti) riconducibili a Giuseppe Raffaele Nicotra, conosciuto come Pippo, due volte sindaco di Aci Catena e quattro volte deputato all'Ars. Il 64enne è attualmente sottoposto agli arresti domiciliari. Le società operano nel settore del commercio al dettaglio e all’ingrosso di prodotti alimentari, della gestione ed elaborazione di dati contabili amministrativi e commerciali e della compravendita di immobili, con volume complessivo d’affari, ad oggi, ammontante ad oltre 30 milioni euro.

I dettagli

Il provvedimento in questione è stato notificato dai carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Catania e mira a bonificare ed impermeabilizzare il complesso delle strutture imprenditoriali facenti capo a vario titolo a Nicotra, la cui gestione sarebbe fortemente sospettata di essere stata orientata al fine di agevolare la famiglia di Cosa Nostra etnea Santapaola–Ercolano. Le attività investigative e le conseguenti vicende giudiziarie condotte nei suoi confronti, avevano certificato la particolare vicinanza del Nicotra al gruppo di Aci Catena.

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