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Domenica, 28 Aprile 2024
diporto nautico / Riposto

Porto di Riposto, da due anni si attende l'inizio dei lavori nel primo bacino

"I lavori – dichiara il deputato regionale Davide Vasta – non sono stati avviati perché l’area del primo bacino del porto turistico è stata utilizzata per un intervento di riparazione di alcuni pontili e non si è proceduto allo sgombero"

Lavori bloccati da quasi due anni nel primo bacino del porto di Riposto. Nonostante il comune, in qualità di stazione appaltante, abbia affidato alla ditta aggiudicataria, nel maggio del 2021, il cantiere per la messa in sicurezza del primo bacino, gli interventi non hanno mai preso il via. I deputati all’Ars di Sud chiama Nord hanno presentato un’interrogazione urgente, primo firmatario Davide Vasta, indirizzata al presidente della Regione Siciliana e all’assessore regionale delle Infrastrutture e della Mobilità.

"È inconcepibile che interventi di questa importanza siano fermi dal 2021. I lavori – dichiara Vasta – non sono stati avviati perché l’area del primo bacino del porto turistico è stata utilizzata per un intevento di riparazione di alcuni pontili, gestiti direttamente dal Dipartimento delle infrastrutture, della mobilità e dei trasporti. E, a seguito della conclusione dei lavori, non si è proceduto allo sgombero. Come se non bastasse – prosegue il parlamentare - sul fondale dello specchio d’acqua interessato dagli interventi, si trovano alcune strutture di ancoraggio dei pontili rimossi e altre strutture sommerse che ostacolano l’esecuzione dei lavori in oggetto".

Gli interventi prevedono la ricostruzione di un pontile con struttura a giorno e la realizzazione delle opere accessorie per la funzionalità portuale. "Quest’opera, attesa da decenni, è molto importante per Riposto e per l’intero comprensorio ionico etneo – sottolinea Davide Vasta – Riteniamo, quindi, quanto mai opportuno dare immediato mandato ai competenti servizi del Dipartimento Regionale delle Infrastrutture e Mobilità e dei Trasporti, affinché vengano rimossi nel più breve tempo possibile le strutture che impediscono l’inizio dei lavori. Anche al fine di scongiurare – conclude - la rescissione unilaterale del contratto da parte del soggetto aggiudicatario".

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