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Cronaca

Precari della Sanità, Sottile (Cisl FP): "Continuità per migliaia di lavoratori"

"Il governo Draghi - dice Sottile - ha comunicato che non rinnoverà lo stato d'emergenza per il Covid dopo la scadenza del 31 marzo. Questo significa che i quasi novemila precari assunti negli ultimi due anni, nella sola Sicilia, per fare fronte alla pandemia, potrebbero trovarsi da un giorno all'altro senza lavoro"

Continuità per le migliaia di lavoratori che hanno affrontato in prima linea l'emergenza Covid. E' l'appello del segretario generale Cisl Funzione Pubblica Danilo Sottile che chiede al Governo regionale di trovare una formula per permettere ai sanitari e agli amministrativi precari assunti per fare fronte alla pandemia, di continuare a prestare la propria opera anche dopo la fine dello stato d'emergenza.

"Il governo Draghi - dice Sottile - ha comunicato che non rinnoverà lo stato d'emergenza per il Covid dopo la scadenza del 31 marzo. Questo significa che i quasi novemila precari assunti negli ultimi due anni, nella sola Sicilia, per fare fronte alla pandemia, potrebbero trovarsi da un giorno all'altro senza lavoro e prospettive, in uno scenario che certo non sarà di fine totale del problema: il primo aprile il Covid sarà ancora tra noi, anche se non nelle sue forme più gravi".

"Grazie a sanitari e amministrativi precari è stato possibile non solo curare con più efficacia le migliaia di malati Covid, ma anche fare funzionare la complessa macchina delle vaccinazioni. Si tratta di professionalità selezionate o direttamente dalla Regione Siciliana, attraverso i propri bandi, o utilizzando le forme previste dai diversi provvedimenti legislativi e dalla varie procedure di volta in volta messe a disposizione dal commissario nazionale per l’emergenza Covid: infermieri, operatori sociosanitari, psicologi e amministrativi di supporto alle attività delle Asp".

"Come Cisl FP Catania, insieme alla Cisl FP Sicilia e a tutte le federazioni provinciali, abbiamo ripetuto più volte nel corso dell'emergenza - continua Sottile - che il rischio è di perdere questo patrimonio di conoscenze e professionalità, e abbiamo sollecitato a trovare meccanismi, come la premialità nei concorsi, per impedire che ciò accadesse. Ora è il momento di pensare ulteriori misure, in termini sia economici che organizzativi, per non lasciare i lavoratori precari del Covid con un nulla di fatto in mano". "Chiediamo dunque al governo regionale di trovare una formula per rendere possibile la continuità del servizio di questi lavoratori, sia individuando le risorse adatte che progettando nuove piante organiche e permettendo che i lavoratori della sanità passino dalla gestione dell'eccezione a quella della sanità ordinaria, sia territoriale che ospedaliera. L'impostazione sia quella di garantire la salvaguardia dell'impianto attuale, con il rafforzamento dei servizi per i cittadini e il rilancio della sanità regionale".

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