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Cronaca

Ritorna la pubblicità "sprogresso" e il Cug ringrazia i cittadini che la segnalano

In bella mostra, anche quest'anno, sono spuntati i cartelloni pubblicitari di Velluto, marchio di assorbenti e salviettine umidificate. Cug:"Invitiamo donne e uomini a non abbassare lo sguardo sui corpi offesi da umilianti immagini pubblicitarie e a partecipare alle azioni istituzionali di contrasto"

Anche quest'anno, in attesa dell'estate, è arrivata la pubblicità "sprogresso". Stessa immagina e stessa polemica. In bella mostra, infatti, sono spuntati nuovamente i cartelloni pubblicitari di Velluto, marchio di assorbenti e salviettine umidificate. I cartelloni in giro per Catania ritraggono pezzi di corpo femminile, nello specifico seni e glutei, con il claim che recitano: “Ti piacerebbe averli così? Te li pago io!“.

Il Cug (Comitato Unico di Garanzia) ha diffuso la seguente nota, per ringraziare i cittadini che hanno segnalato i cartelloni pubblicitari offensivi:  “La Delibera Commissariale n. 177/2013, con la quale la Provincia di Catania ha posto delle linee guida di contrasto alla pubblicità offensiva, comincia ad avere i suoi frutti nella sensibilizzazione dei cittadini che, finalmente, hanno avuto modo di esprimere, ad un referente istituzionale, la loro indignazione per rappresentazioni degradanti ed offensive della dignità della persona. Ci sembra perciò doveroso ringraziare  quei cittadini che, con senso civico, hanno denunciato  volgari messaggi pubblicitari che, falsificando l’identità di genere femminile, propongono alle donne, come occasione  massima  di felicità, l’aspirazione a costruire un corpo ad uso e consumo del piacere maschile. Pur senza far nomi della ditta che ha veicolato un tale messaggio pubblicitario (al fine di  evitare l’ampliamento della portata del messaggio stesso, rendendo così un servizio sicuramente appetibile al proponente), ci preme far presente che il costituendo comitato di vigilanza, nato per contrastare contenuti pubblicitari offensivi dei cartelloni esposti nelle strade provinciali, grazie alla collaborazione dei cittadini, si farà promotore di tutte le iniziative utili a contrastare modelli di comunicazione che fanno ricorso a stereotipi di genere offensivi e volgari, ad immagini sempre più legate all’idea di un erotismo unilaterale, dove le donne sono solo oggetti, a concetti che negano  l’idea e l’immagine della donna  cittadina a pieno titolo. Si coglie l’occasione per invitare donne e uomini a non abbassare lo sguardo sui corpi offesi da umilianti immagini pubblicitarie, a partecipare, con le loro segnalazioni, alle azioni istituzionali di contrasto, evitando che l’indifferenza e l’assuefazione a quel certo tipo di pubblicità, contribuiscano  ad accrescere una sottocultura che nega una rappresentazione dei generi coerente con l’evoluzione dei ruoli nella società civile”.

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