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Scuola Superiore dell'Università di Catania, la "cappella" restaurata diventa un’aula conferenze

La nuova struttura verrà inaugurata mercoledì 27 settembre alle 11 e 30, dal rettore Francesco Priolo e dal presidente della Ssc Daniele Malfitana

Risorge a nuova vita l’antica Cappella del collegio di Villa San Saverio, già residenza dei Gesuiti e oggi prestigiosa sede della Scuola Superiore dell’Università di Catania. Lo spazio, oggetto da qualche anno di un importante lavoro di restauro, è stato infatti riadattato a sala conferenze ad uso della Scuola di eccellenza, mentre l’abside verrà utilizzata come spazio espositivo. La nuova struttura, che potenzierà la sede didattica e residenziale della Scuola, verrà inaugurata mercoledì 27 settembre alle 11 e 30, dal rettore Francesco Priolo e dal presidente della Ssc Daniele Malfitana, alla presenza del sindaco di Catania Enrico Trantino, del prefetto Maria Carmela Librizzi, della soprintendente Irene Donatella Aprile. Interverranno alla cerimonia di inaugurazione anche il presidente dell’associazione "Alumni" Ssc Giulio Amara e l’allievo Filippo Fantauzzo. In questa occasione, che rientra nell’ambito delle celebrazioni per i 25 anni dalla istituzione della Scuola di eccellenza, verrà anche inaugurata la mostra "Sguardi. Dal passato al futuro", realizzata in collaborazione con il museo civico di Castello Ursino, la Soprintendenza ai Beni culturali di Catania e con l'Istituto di studi sul Mediterraneo e l'Istituto di Scienze del patrimonio culturale del Cnr.

"Abbiamo scelto di abbinare all’apertura ufficiale del nuovo auditorium una piccola esposizione per lanciare un messaggio speciale – spiega il presidente Malfitana -. Comunicare oggi significa infatti fare leva sul potere delle immagini e sul ruolo dirompente che esse assumono, nel momento in cui vengono mostrate, svelate, proiettate all’esterno. Le sculture che abbiamo scelto di esporre, gentilmente concesse in prestito temporaneo dal Museo di Castello Ursino, a nostro avviso hanno il potere di emozionare, coinvolgere, impressionare: in questo modo, lanciano dei messaggi che sta poi allo spettatore, diverso per formazione, cultura e spirito, percepire ed interpretare. Questi volti e sguardi del passato abbiamo voluto poi combinarli con i volti e gli sguardi di alcuni tra le allieve e gli allievi della nostra Scuola, creando una linea di continuità, ancora oggi vivida, per un messaggio pieno di idee, valori, pensieri che legano passato e futuro. Gli occhi dei personaggi antichi guardano noi e noi guardiamo loro. Mentre gli sguardi dei nostri studenti e delle nostre studentesse ci indirizzano verso obiettivi futuri che tutti noi possiamo cogliere dalla vivacità dei loro occhi o dalla riflessione pensosa". Entrambe le iniziative sono frutto di un grande lavoro di squadra svolto da tutto l'affiatato team della Scuola Superiore di Catania, inclusi allievi e alumni: "Pensiamo che questa occasione rappresenti un’opportunità per aprire ulteriormente la Scuola Superiore di Catania alla città e alla comunità tutta – conclude il prof. Malfitana -, per conoscere meglio e apprezzare l’istituzione universitaria protagonista della formazione d’eccellenza nel Mezzogiorno".

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