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Cronaca

Tagli ai Consorzi di bonifica, la Filbi Uila: "Garantire servizio agli agricoltori"

I vertici del sindacato avevano già denunciato i ritardi nel pagamento degli stipendi al personale del consorzio di Catania e delle altre province

“La Regione vuole tagliare i contributi in favore dei Consorzi di Bonifica, intanto il presidente Nello Musumeci definisce addirittura necessario che gli agricoltori non paghino quanto dovuto agli enti. Così, si pianifica la morte dei Consorzi. Senza, però, spiegare quale sia l’alternativa per garantire un servizio indispensabile al sistema agricolo siciliano!”. Lo dichiara Gabriele De Gasperis, segretario generale della Filbi Uila-Uil, commentando le dichiarazioni del presidente della Regione Nello Musumeci sullo “stop pagamenti ai Consorzi di Bonifica”. L’esponente nazionale dell’organizzazione di categoria aggiunge: “Fa piacere che il presidente della Regione Sicilia abbia deciso di preoccuparsi degli agricoltori, delle loro giuste esigenze di riduzione dei costi, ma siamo sorpresi del fatto che voglia azzerare ogni possibilità di finanziamento dei Consorzi nello stesso momento in cui il suo Governo discute della loro riforma. Noi tutti vogliamo mettere gli agricoltori nelle condizioni di operare in piena efficienza e nella massima capacità produttiva, proprio per questo diciamo che i Consorzi non possono funzionare appoggiandosi sempre e soltanto sul senso di responsabilità e sulla professionalità del personale di questi enti. Per mantenere i servizi in favore del sistema agricolo, per assicurare la tutela del territorio che può essere offerta unicamente dalla Bonifica, bisogna investire sui Consorzi. Non strangolarli”. Sulla riforma dei Consorzi interviene anche il segretario regionale del Filbi Uila, Enzo Savarino: “Sollecitiamo da tempo un riordino della Bonifica, purché sia effettivo e con tempi di realizzazione tali da consentire un rapido rilancio degli enti. I Consorzi servono. In alternativa, ci vengano almeno risparmiate le lacrime di coccodrillo di fronte a notizie come quella, recente, della Piana di Catania a secco a causa della mancanza di operai per distribuire l’acqua. Abbiamo anche recentemente letto che l’assessore regionale alle Politiche agricole, Edy Bandiera, affronta due punti per noi fondamentali. Sono la stabilità del perimetro occupazionale, con certezze sul contributo regionale che consenta questo obiettivo, e il superamento della pesante eredità debitoria che grava sui Consorzi. È impensabile pensare di potersi mettere alle spalle l’attuale gestione commissariale e rilanciare il sistema della Bonifica in Sicilia, se gli enti sono gravati da un fardello tanto grande”. “L’assessore Bandiera – aggiunge Enzo Savarino – ha anche ipotizzato la creazione di un solo Consorzio e quattro comprensori territoriali. Nessun problema, a patto che i comprensori siano giustamente dimensionati in modo da rispondere alle esigenze dei consorziati e garantire reale operatività sul territorio. Insomma, noi aspettiamo la riforma e siamo sempre pronti al confronto. Un segnale positivo, nel frattempo, è arrivato dalla recente riunione della cosiddetta cabina di regia. Ci riferiamo alla riqualificazione del personale e allo sblocco immediato del turn-over che consentirà centinaia di stabilizzazioni, oltre alla verifica dei contenziosi che interessano tantissimi lavoratori ai quali non sono state finora riconosciute mansioni superiori realmente svolte”. A giugno, nel corso di un’assemblea dell’organizzazione, De Gasperis e Savarino insieme con il segretario generale della Uila Sicilia Nino Marino avevano denunciato i “ritardi cronici” nel pagamento degli stipendi al personale dei Consorzi: sei mesi di arretrati a Siracusa, addirittura da sei a diciannove a Ragusa, tre ad Agrigento, uno a Catania e Trapani. “La situazione è migliorata, ma resta la preoccupazione per il futuro – dicono ora i sindacalisti – Ecco perché riformare si può e si deve, presto e bene, tenendo assieme occupazione e qualità del lavoro e dei servizi erogati a cittadini e agricoltori”.

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