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Sabato, 27 Aprile 2024
Carabinieri

Ritrovati tre quadri antichi rubati in un museo: denunciato un 69enne

Le tre opere d'arte sono state recuperate dai carabinieri all'interno del garage dell'uomo. I dipinti, dal valore complessivo di circa 100mila euro, erano stati trafugati dieci anni fa presso il museo civico “Sebastiano Guzzone” di Militello in Val di Catania

I carabinieri della stazione di Aci Castello, insieme ai militari del comando tutela patrimonio culturale di Siracusa, hanno denunciato un 69 enne del posto, con precedenti di polizia, per il reato di “ricettazione di opere d’arte”.

L'indagine è nata dall’intensificazione dei controlli nei pressi dei cosiddetti “mercatini delle pulci”, luoghi dove vengono smerciati anche oggetti d’arte trafugati. In tale ottica, i carabinieri di Aci Castello hanno proceduto a perquisire l’abitazione di un uomo che era stato segnalato, dai carabinieri del Tpc, quale “sospetto” frequentatore di un noto mercatino delle pulci di Catania. Durante la perquisizione, all’interno del garage pertinente l’appartamento, i carabinieri hanno trovato 3 dipinti olio su tela, con cornici di antica fattura, del valore complessivo di circa 100mila euro. Grazie all’ausilio dei militari del Tpc, che hanno la possibilità di consultare nell’immediato la “Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti”, i 3 quadri sono stati subito analizzati e si è scoperto che erano stati rubati, il 3 aprile del 2013, presso il museo civico “Sebastiano Guzzone” di Militello in Val di Catania.

In particolare i dipinti ritrovati sono:

  • “Due bambini in stile lezioso”, risalente alla fine del “700”, con stile ascrivibile al pittore Francesce Boucher;
  • “Console Cornelio inginocchiato davanti ad un angelo in atto di sottomissione del potere civile al potere religioso”, dipinto dall’artista Sciuti;
  • “Donna Gaetanina Baldanza con vestito bianco e girocollo”, attribuito all’artista Sebastiano Guzzone.

Il proprietario del garage ha dichiarato di aver acquistato i quadri presso una bancarella del mercato catanese, ma non è stato in grado di dimostrare l’effettivo acquisto ed è per tale motivo che è stato denunciato a piede libero per ricettazione.

Durante l’anno in corso, l’azione di contrasto in danno del patrimonio culturale è stata caratterizzata da una sostanziale diversificazione delle tipologie di attività, che ha interessato anche altri ambiti di intervento operativo. Nella provincia di Catania, i fenomeni criminali di maggiore rilievo in tale ambito sono stati individuati nell’aggressione ai beni culturali di natura archeologica e di antiquariato e, nello specifico, sono state denunciate 7 persone in totale, su 10 perquisizioni effettuate. Non sono mancati controlli preventivi presso siti museali, archeologici e paesaggistici, nonché presso attività commerciali dedite alla compravendita di oggetti di antiquariato. Nel corso di queste attività, sono stati sequestrati circa 3.500 beni culturali, soprattutto beni archeologici come vasi, anfore e monili di epoca greco-romana, dipinti antichi e sculture, molte delle quali trafugate anche dall’interno di chiese, per un ammontare di oltre un 1 milione e 500mila euro. 

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