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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Turismo e visitatori già in calo, Belfiore: “Servono interventi per il rilancio”

Il rilancio economico-occupazionale di un territorio economicamente “depresso”, passa dagli atavici problemi strutturali che attanagliano il “pianeta turismo” nel nostro territorio provinciale, ricco di “tesori” monumentali, culturali e paesaggistici

Non è ancora... una città per turisti. “C'è un dato in calo, per quanto concerne le presenze turistiche in generale, su tutto il territorio provinciale etneo e siciliano”. A lanciare l'allarme, è la presidente provinciale dell'associazione guide turistiche, Giusy Belfiore.

Gli atavici nodi che attanagliano il “pianeta turismo” nel nostro territorio provinciale, ricco di “tesori” monumentali, culturali e paesaggistici, tornano a penalizzare il rilancio di un comparto che rapprenterebbe un prezioso trampolino per il rilancio economico-occupazionale di un territorio economicamente “depresso”. Un' “industria turistica” già in chiaroscuro, coi primi visitatori italiani e stranieri ai nostri beni archeologici e culturali che registrano una flessione di presenze nella città dell'Elefante, e con gli opereatori catanesi ed etnei del settore che chiedono tempestiva programmazione agli enti locali, per una stagione turistica estiva che necessita di sinergie fra diversi attori istituzionali e non: assessorato comunale al Turismo, Sovrintendenza, Polo regionale di Catania per i siti culturali, Parco archeologico greco-romano di Catania dipendente dalla Regione, associazioni di categoria degli alberghi, delle agenzie di viaggio, dei lidi balneari, dei ristoranti, l'Arcivescovado di Catania, eccetera.

Un quadro a tinte grigie quello pennellato dalla presidente provinciale dell'Associazione guide turistiche, Giusy Belfiore.

Noi registriamo già un calo di visitatori e presenze, dopo un momento di crescita dello scorso anno, con gli investimenti degli ultimi anni che molti 'attori' del comparto hanno fatto, vedi settore dei 'B&B' e ristoranti, che rischiano di diventare - spiega -come già sta accadendo, verso destinazioni più mature, vedi Siracusa con Ortigia, un punto nel quale invece che continuare a crescere, si torna alla fase di decrescita; di conseguenza potrebbe seguire la crisi di una serie di strutture ricettive e dei ristoratori, che non riescono a reggere l'impatto di un decremento delle presenze, dopo tutto quello che di positivo si è fatto da parte loro, con impatto devestante sul comparto turistico in generale”.

Il quadro bene o male, registra quindi un calo; facciamo i conti con i nodi strutturali decennali da sciogliere, quali una mancata progettazione e programmazione degli enti locali, per una stagione estiva attrezzata a reggere la vicina concorrenza: “Prevedo una prima fase in cui i prezzi delle strutture ricettive, spalmate anche in luoghi provinciali dove non ci aspetteremmo turisti, continueranno a decrescere decrescere fino a prezzi irrisori - continua Giusy Belfiore -, dopodiché la concorrenza sui prezzi non basterà comunque, e nonostante ci sia uno spostamento della 'domanda' da strutture ricettive più qualificate verso quelle meno qualificate, con una trasformazione del settore, diciamo che comunque questo non basterebbe a scongiurare una inversione di tendenza, già in atto, di decrescita; questo avverrà putroppo in futuro, se non si corre ai ripari, senza cioè mettere in atto tutti i presupposti giusti per evitare un deflusso di visite e presenze. Già fortemente in calo la presenza tedesca e inglese. Gruppi sempre più piccoli. Con uno spostamento della domada, dall'albergo al B&B, per questioni economiche. Con l'enogastronomia e la ricerca del buon cibo di qualità, che la fanno da padrone”.

Dunque rimaniamo la città dell'Aeroporto, dell'Etna, del porto dove attraccano navi da crociera per un turismo italiano e straniero “mordi e fuggi”: un territorio di transito, verso mete quali Taormina o l'Etna?

Ciò che in prima battuta scoraggia, da quello che abbiamo captato - continua la presidente degli operatori turistici, che rappresenta una cinquantina di professionisti del turismo, dell'associazione deputata alla tutela e professionalità delle guide -, è la città di Catania in quanto tale, perché non è accessibile al turista, nel senso che magari ti dicono che è bellissima, però i quartieri limitrofi alla zona centrale - quella delle bellezze archeologiche e monumentali, delle vie del Barocco, del Monastero dei benedettini, del Teatro greco romano di via Vittorio Emanuele, dell'anfiteatro romano di piazza Stesicoro -, sono viceversa poco rassicuranti per via di murales, graffiti, schiamazzi notturni, sporcizia e spazzatura sparsa; quindi tutto quello che può essere il punto di forza dell'accoglienza nelle zone attrezzate, se non viene adeguatamente regolamentato diventa un momento in cui viene a mancare la sicurezza dello stare in giro, dello stazionare nelle piazze; tutto ciò si trasforma in un momento di grande paura”.

Da qui, emerge un quadro in cui la nostra città-capoluogo non sa trattenere e attrarre il visitatorie: "Occorre fare rete - continua -, offrire al turista un “pacchetto” che lo trattenga nella nostra città; servono iniziative congiunte, culturali, con prezzi fissi, per creare un ritorno in termini d'attrattività, ben pubblicizzate. Fra l'altro, Catania è meno cara rispetto ad altre località turistiche vicine. Servono, però, i siti d'interesse aperti tutto il giorno, anche se comunque, fortunatamente, da parte della Sovrintendenza è consentito l'accesso e la fruizione a una serie di monumenti, nonostante la carenza di personale, che sono fruibili in determinate occasioni, quali le Terme della Rotonda e le Terme dell'Indirizzo". "I mercati esteri di visitatori, necessitano di più attrazioni, di maggiori iniziative culturali, più aperture museali notturne, iniziative gastronomiche che producano curiosità, divertimento; il tutto sotto una tutela in termini di sicurezza, da parte delle nostre forze dell'ordine che possano così scoraggiare i furti, scippi e le rapine dei malintenzionati di casa nostra: quest'ultimo aspetto, poco edificante del nostro territorio, è un 'modello' negativo che non deve farci etichettare all'estero, perché portatore di un danno d'immagine notevolissimo".

Poi, ancora: “Alcuni eventi spiacevoli - spiega la presidente etneo dell'Associazione guide turistiche -, come furti e rapine, iniziano comunque ad essere bloccati, anche all'interno del mercato del pesce a pochi metri da piazza Duomo, con turisti che iniziano ad affacciarsi alla nostra Pescheria, con conseguente incremento di bancarelle e attività di 'mescita' quali attività di vino, formaggi, ristoranti e quant'altro. Occorre continuare anche a pedonalizzare e a chiudere le vie principali trasformandole in isole pedonali, rendendole sicure e fruibili esteticamente; anche quelle zone che col traffico veicolare, danno al visitatore straniero un senso di insicurezza e di bruttezza, colpito negativamente da spocizia, smog e traffico, che rendono la città non vivibile; a beneficio di altre destinazioni più fruibili, con risorse superiori esteticamente, e dal punto di vista culturale, come Taormina; pur avendo noi, strutture ricettive, più a basso prezzo, l'aeroporto, con sistema di trasporto adeguato, ad esempio per gli escursionisti che col bus raddoppiato, si recano sull'Etna già alle ore 8.30 del mattino - e parliano di un centinaio di persone al giorno, che da maggio in poi, sale sul nostro vulcano -. Mancano però i presupposti, per trasformare Catania in una città a vocazione turistica”.

A proposito di flussi di presenze straniere, diretti verso il nostro vulcano: si è sbloccato il nodo legato al recente caso di corruzione che ha coinvolto il gruppo Morosoli, per la gestione degli impianti di risalita sull'Etna? 

Che io sappia, al momento la situazione sull'Etna si è in qualche modo definita: so che si è sbloccata la gara, perché dovrebbero essere sette i potenziali concorrenti, all'eventuale gara per l'attribuzione del serizio di funivia e quindi dell'accesso ai crateri sommitali, e quindi degli spazi sia a nord che a sud. Sappiamo che la funivia, è solamente a sud, in questo momento; mentre sul versante nord è del tutto sospesa per le ragioni che sappiamo; comunque, anche se in ritardo rispetto alla stagione turistica, dovrebbero cominciare adesso ad essere bandite le gare, e ad essere così modificare altre cose”.  

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