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Cronaca Librino / Viale Moncada

Viale Moncada, quello che c'è da sapere sull'immobile del Comune destinato all'emergenza abitativa

Tra un mese, stando a quanto trapela dagli uffici comunali, potrebbero essere ultimate le graduatorie definitive e, quindi, procedere alla consegna dei 24 alloggi realizzati nel quartiere di Librino

A ottobre potrebbero essere pubblicate le graduatorie definitive per l'assegnazione degli alloggi destinati all'emergenza abitativa e a chi ha subito uno sfratto. Il condizionale è d'obbligo perché l'indiscrezione viene fuori da Palazzo degli Elefanti. Per gli sfratti e l'emergenza abitativa, la legge dispone criteri diversi e, conseguentemente, anche graduatorie diverse. Una circostanza che ha creato non pochi problemi alla celerità del procedimento burocratico. La confusione la fa da padrona: tra pensionamenti, congedi e lo stallo subito dal comune di Catania in seguito alle dimissioni del sindaco Salvo Pogliese e la successiva nomina del commissario Federico Portoghese, ieri al suo primo Consiglio comunale a cui ha partecipato anche il suo vice Bernardo Campo. Tra un mese però 24 persone potrebbero effettivamente entrare nell'edificio costruito al civico 15 di viale Moncada, nel quartiere popolare di Librino. O, almeno, questo è quanto trapela dagli uffici comunali che, dopo lo sbigottimento dell'impasse istituzionale, pare siano in procinto di procedere a un tavolo tecnico per la valutazione dei ricorsi presentati contro la graduatoria provvisoria e stilare così quella definitiva. 

Viale Moncada 15

L'edificio in viale Moncada 15

Dotata di 24 alloggi, la struttura la cui costruzione è stata ultimata pochi mesi fa, rientra nel programma di edilizia sperimentale sovvenzionata, di cui la legge 457 del 1978. Il programma ha avuto inizio nel 2016 con la stipula di un protocollo d'Intesa tra il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, la Regione Sicilia e il Comune di Catania ai fini della realizzazione di 112 alloggi per un importo complessivo di circa dieci milioni di euro. Di questi tre milioni sono stati destinati proprio al complesso residenziale al civico 15 di viale Moncada. Due anni dopo, a maggio del 2018, i lavori sono stati appaltati alla Repin srl di Aci Catena e, successivamente, si è proceduto con le attività di collaudo. Anche queste terminate. Con due ascensori, un sistema di videosorveglianza, un'area giochi e una zona destinata al parcheggio delle autovetture, la struttura è ancora vuota ma dotata di tutti gli arredi. Secondo alcune indiscrezioni a mancare sarebbero gli allacci dell'acqua. Le telecamere, invece, sono già in funzione al punto da avere già individuato il primo tentativo di occupazione dell'immobile. Per questo, per i sindacati degli inquilini, sarebbe opportuno procedere più in fretta possibile alla consegna agli aventi diritto. Considerati i precedenti, però - come per gli alloggi di Torre Leone -, a preoccupare i futuri inquilini e le associazioni sono le condizioni delle fognature che non pochi problemi hanno causato nel recente passato e nell'attuale presente, con fiumi di acqua putrida che i residenti si sono visti sgorgare a pochi passi dalle abitazioni. 

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Le doglianze degli inquilini e i ricorsi contro le graduatorie provvisorie

Parte degli alloggi saranno affidati a gruppi familiari con persone disabili. Per questo il Comune ha impegnato circa quattro mila euro in favore della società Kone spa con sede legale a Pero, in provincia di Milano, per la manutenzione di due ascensori e la fornitura e l'installazione del dispositivo telefonico utile a mettere in contatto le persono all'interno della cabina dell'ascensore e l'assistenza clienti dell'azienda per quello che sarà un servizio in funzione 24 ore su 24 per tutto l'anno. Le difficoltà, però, rimangono per chi non riuscirà a superare la valutazione dei tecnici del Comune. Come lamenta un richiedente nel corso del sit-in organizzato ieri da Sunia, Uniat e Sicet, c'è il rischio che molti vengano esclusi. "Ho ricevuto lo sfratto a gennaio, tra poco mi buttano fuori, ho due bambini disabili, non ho dove andare e non risulto nemmeno nella graduatoria provvisoria - racconta a CataniaToday -, se la casa non la danno a me a chi la devono dare?". A essere nelle medesime condizioni, stando ai dati diramati dal Sunia, sono circa 1.700 persone. Di cui nemmeno la metà avrà una casa entro il prossimo mese. In dubbio, per sigle sindacali e inquilini, ci sono le competenze dei dirigenti comunali nell'interpretazione della legge e nel districarsi tra le maglie normative. 

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