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Domenica, 28 Aprile 2024
abusivismo edilizio

Parco dell'Etna, i carabinieri scoprono due piscine e due ville abusive costruite in zona D

I denunciati sono pluripregiudicati ed attualmente imputati per associazione a delinquere di tipo mafioso. Il Comune di Santa Maria di Licodia ha già ordinato la demolizione dei manufatti abusivi

I carabinieri di Santa Maria di Licodia hanno eseguito un servizio di controllo nell'ambito della prevenzione del dissesto idrogeologico nel Parco dell’Etna, denunciando un 74enne di Belpasso, una 60enne di Santa Maria di Licodia ed un 62enne di Biancavilla per “violazioni in materia urbanistico-edilizia”. Sono, a vario titolo, proprietari o usufruttuari di due distinte ville costruite in area protetta, I militari dell’Arma hanno svolto delle indagini esaminando anche le immagini satellitari. Sono state individuate due ville, in via Cavaliere Bosco e in strada Crovacchi, nel Comune di Santa Maria di Licodia, e due piscine non autorizzate costruite negli ultimi anni. Gli accertamenti ed i sopralluoghi, effettuati dai carabinieri insieme al personale dell’ufficio tecnico del Comune di Santa Maria di Licodia, hanno permesso di constatare l’effettiva costruzione di sfarzose piscine, verande e locali abitativi, senza alcun titolo abilitativo, all’interno della "zona D" del Parco dell’Etna. I militari della Stazione di Santa Maria di Licodia hanno inoltre accertato come il 62enne, usufruttuario della villa in contrada Crovacchi e il possessore della seconda villa in strada Cavaliere del Bosco (altro soggetto non denunciato), fossero pluripregiudicati ed attualmente imputati per associazione a delinquere di tipo mafioso. Il Comune di Santa Maria di Licodia ha già ordinato la demolizione dei manufatti abusivi entro 90 giorni a spese dei denunciati, termine oltre il quale in caso di inottemperanza la proprietà degli immobili sarà trasferita al comune.

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