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Cronaca

Padre "orco" violentava la figlia 13enne e la moglie, il gip dispone l'arresto

Il 38enne arrestato, con problemi di dipendenza da droga ed alcol, aveva invece fatto credere ai parenti che le confessioni della figlia e della convivente fossero semplicemente il frutto della loro immaginazione e talvolta addirittura di "un sogno"

Un uomo di 38 anni è stato arrestato dai carabinieri a Catania con l'accusa di violenza sessuale nei confronti di una delle figlie, di 14 anni, e della moglie.Sarebbe stata la ragazzina a confidarsi con una insegnante per paura di essere rimasta incinta. A lei avrebbe raccontati le pratiche erotiche, fortunatamente non complete, che subiva da quasi un anno. "Professoressa mio padre fa come il fidanzato" avrebbe detto alla docente, che ha avvertito i carabinieri e dato così il via ad un' inchiesta. La ragazza, assistita da uno psicologo, ha confermato le accuse davanti al pm. La misura cautelare in carcere è stata eseguita dai carabinieri della stazione di piazza Dante. Il gip di Catania, accogliendo le richiesta della Procura, ha disposto l'arresto dell'uomo, padre di altri quattro figli, con l'accusa di violenza sessuale e maltrattamenti in famiglia. Dalle indagini emergerebbero anche le violenze nei confronti della moglie, che sarebbe stata anche costretta a subire rapporti sessuali anche sotto la minaccia di coltelli affilati.

Gli accertamenti dei carabinieri sono stati fondamentali per dimostrare  la freddezza e la mancanza di inibizione da parte dell'arrestato, che aveva sempre contrastato i tentativi delle vittime di far emergere con i familiari quanto di torbido stesse accadendo. Invece di desistere o di comprendere la gravità dei propri gesti, l’uomo aveva invece fatto credere ai parenti che le confessioni della figlia e della convivente fossero semplicemente il frutto della loro immaginazione e talvolta addirittura di "un sogno". Subito dopo la denuncia, la madre e tutti i 4 figli minorenni sono stati immediatamente collocati in una casa protetta, al fine di interrompere le violenze, da dove hanno continuato a mantenere uno stretto contatto con i carabinieri, fornendo dettagli preziosi ai fini della ricostruzione dell’intero impianto accusatorio. Per il 38enne, si sono invece aperte le porte del carcere di piazza Lanza.

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