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Cronaca

Wind Jet, nuova adunanza dei creditori: "No al concordato"

In questi giorni sono pervenute procure speciali al voto contrario non solo dalla Sicilia, ma da diverse regioni d'Italia: Emilia Romagna, Toscana, Lombardia, Friuli, Lazio, Puglia, Piemonte

Domani, davanti alla Sezione Fallimentare del Tribunale di Catania, si terrà l’adunanza dei creditori Wind Jet. Confconsumatori depositerà altri voti contrari all’approvazione del concordato proposto dalla compagnia aerea. Della stessa posizione anche l'associazione La Casa del Consumatore.

In questi giorni, infatti, sono pervenute procure speciali al voto contrario non solo dalla Sicilia, ma da diverse regioni d’Italia: Emilia Romagna, Toscana, Lombardia, Friuli, Lazio, Puglia, Piemonte. Molti, poi, hanno comunicato all’associazione di aver inviato direttamente il proprio voto contrario al Tribunale.

Sul sito dell’associazione, www.confconsumatori.it, sono reperibili tutte le istruzioni e gli allegati con gli schemi di lettera per esprimere il voto contrario. 

“Riteniamo che la questione sia ad oggi tutta aperta – commenta l’avvocato Carmelo Calì, responsabile nazionale del settore Turismo e Trasporti di Confconsumatori – e per questo invitiamo i passeggeri a continuare ad esprimere il proprio voto contrario. Le recenti notizie su un possibile interessamento alla compagnia da parte di soggetti imprenditoriali allo stato non dichiarati e non conosciuti, impone poi a nostro avviso una nuova valutazione di tutta la questione e quindi anche della proposta di concordato”.

"Votate No alla proposta di concordato di Wind Jet perché è a dir poco “irrisoria”. E’ l’invito che anche la Casa del Consumatore rivolge a tutti i passeggeri, vittime dei disagi della scorsa estate.

Secondo la Casa del Consumatore il concordato di liquidazione della compagnia aerea, provvisoriamente approvato dal Tribunale di Catania, è inaccettabile in quanto prevede per i passeggeri rimasti a terra (creditori chirografari), una liquidazione pari al 5% del credito vantato, da rimborsare in 5 rate, l’ultima delle quali fissata nel 2018.

Anche la Casa del Consumatore, quindi, invita gli interessati ad esprimere il proprio voto contrario al concordato, entro il 19 luglio: in questo modo, se il concordato non verrà approvato, si aprirà la procedura fallimentare. Al contrario, la mancata comunicazione del proprio voto verrà considerata come espressione favorevole alla proposta di concordato.


 

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