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Sabato, 27 Aprile 2024
La tassa

Il canone Rai nel 2024 costa un po' meno

Introdotto nel 1938 come abbonamento per la radiodiffusione, oggi il tributo è una tassa sul possesso del televisore. Viene calcolato per famiglia anagrafica e non per numero di apparecchi installati in casa. La rateizzazione in bolletta, chi deve effettuare il versamento e le esenzioni previste dalla legge: tutto quello che c'è da sapere

Nel 2024 il canone Rai costa un po' meno rispetto al 2023. L'ultima legge di bilancio ha infatti ridotto da 90 a 70 euro l'ammontare del canone di abbonamento alla televisione per uso privato, dovuto per l'anno in corso. Introdotto nel 1938 come abbonamento per la radiodiffusione, oggi questo tributo è una tassa sul possesso del televisore. Viene calcolato per famiglia anagrafica (a condizione che i familiari abbiano la residenza nella stessa abitazione) e non per numero di apparecchi installati in casa. Per famiglia anagrafica si intende "un insieme di persone legate da vincoli di matrimonio, unione civile, parentela, affinità, adozione, tutela o da vincoli affettivi, coabitanti ed aventi dimora abituale nello stesso comune". Anche i residenti all'estero devono pagare il canone se detengono, in un'abitazione in Italia, un apparecchio televisivo.

Per quanto riguarda il 2024, l'Agenzia delle entrate ha reso noti gli importi del canone Rai per le varie casistiche che possono verificarsi. In primis bisogna ricordare che, a seguito della riforma Renzi, dal 2016 il canone tv viene addebitato direttamente in bolletta a tutti gli utenti che ricevono la fornitura elettrica. L'importo del canone Rai viene spalmato sulla bolletta della luce in 10 rate da gennaio ad ottobre ed è caricato mensilmente o tramite fattura bimestrale.

L'importo del canone Rai nel 2024
L'importo del canone Rai nel 2024

Rateizzazione a parte, sono previste altre modalità di pagamento per alcuni contribuenti. Non devono fare niente i cittadini per i quali l'addebito del canone avviene nella bolletta dell'energia elettrica o i pensionati che in alternativa hanno scelto che le trattenute di pagamento avvengano direttamente sulla pensione: in questi casi spetterà alle imprese elettriche e agli enti previdenziali addebitare i nuovi importi ridotti. Gli altri contribuenti già titolari di abbonamento tv per i quali invece non è stato possibile l'inserimento nella fattura di fornitura elettrica, devono effettuare entro il 31 gennaio 2024 il versamento del canone dovuto per l'intera annualità, pari a 70 euro, tramite modello F24 (codice tributo Tvri). Dovranno effettuare il versamento anche i nuclei familiari in cui nessun componente è titolare di contratto di fornitura di energia elettrica su cui sia possibile addebitare il canone tv.

La legge prevede esenzioni al pagamento del canone Rai per chi non possiede un televisore o un apparecchio che riceve il segnale radiotelevisivo. Sono esclusi dal pagamento dell'imposta per il possesso del televisore i contribuenti con più di 75 anni e un reddito annuale inferiore a 8mila euro. Per gli ultra 75enni con reddito inferiore a 8mila euro che hanno comunque pagato il canone occorre presentare una dichiarazione sostitutiva che certifichi di rientrare nei requisiti. Poi si può fare una domanda di rimborso, utilizzando il modello online disponibile sul sito dell'Agenzia delle entrate.

Per maggiori informazioni, l'Agenzia delle entrate ha invitato gli utenti a consultare l'area tematica del sito internet dell'Agenzia nella sezione "Aree tematiche - canone tv - Agenzia delle entrate (agenziaentrate.gov.it), oppure a telefonare al numero verde 800.93.83.62.
 

Fonte Today.it

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