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Sabato, 27 Aprile 2024
Controlli in corso

Migliaia di lettere dell'Agenzia delle entrate in arrivo: chi deve pagare e quanto

Partono i controlli sulle presunte anomalie sull'anno d'imposta 2020. Con le missive si dà la possibilità ai cittadini di regolarizzare eventuali difformità, facendo pagare loro una sanzione ridotta. Nel caso si ritenga che i dati riportati nella dichiarazione dei redditi siano corretti, sarà possibile dimostrarlo attraverso l'invio di alcuni documenti. Tutto quello che c'è da sapere

Controlli avviati e lettere spedite. In questi giorni l'Agenzia delle entrate sta analizzando l'anno d'imposta 2020 e ha inviato diverse lettere di "compliance" ai contribuenti che hanno potenzialmente omesso redditi. Le lettere di compliance sono un modo per avvisare il contribuente di un'eventuale anomalia riscontrata, per dare la possibilità di rimediare agli errori commessi. In tal modo è possibile regolarizzare la propria posizione prima che vengano avviate procedure più pervasive, come verifiche e accertamenti, in modo da evitare l'applicazione di maggiori sanzioni e interessi. L'avviso permette quindi di regolarizzarsi e di beneficiare di una sanzione ridotta. Ma andiamo con ordine.

Le lettere dell'Agenzia delle entrate per migliaia di contribuenti: cosa succede

Nella lettera in questione viene indicato in maniera generica il reddito omesso. Una volta ricevuta la missiva, sarà necessario mettersi in contatto con l'Agenzia tramite il proprio cassetto fiscale, nella sezione "l'Agenzia scrive": qui è possibile vedere il prospetto completo della segnalazione, nel dettaglio. Per regolarizzare le anomalie si dovrà presentare una dichiarazione integrativa, versare le maggiori imposte dovute e le sanzioni specifiche riportate nella lettera. La sanzione da versare è ridotta a 1/6 della misura minima: quindi nel caso di dichiarazione infedele sarà pari al 15% della maggiore imposta che risulta dalla dichiarazione integrativa.

Un fac simile della lettera dell'Agenzia delle entrate
Un fac simile della lettera dell'Agenzia delle entrate

Se invece si omette o si dichiara in parte un canone di locazione di immobili con cedolare secca, la sanzione ridotta è pari al 30% (1/6 di 180% se i canoni sono stati dichiarati parzialmente) oppure pari al 40% (1/6 di 240% se la dichiarazione è stata omessa del tutto). Nel caso si ritenga che i dati riportati nella dichiarazione dei redditi siano corretti, sarà possibile eliminare l'anomalia attraverso l'invio di alcuni documenti. Nella lettera sono indicate le modalità di segnalazione, tra cui il formato elettronico tramite "Civis" che permette di caricare file pdf o tif. Per ulteriori informazioni è possibile contattare il numero verde 800.909.696 da telefono fisso, oppure lo 06.96668907 da cellulare, ma anche presentarsi alla direzione provinciale di competenza o a uno degli uffici territoriali dell'Agenzia delle entrate.

Nel 2023, ultimo dato disponibile da parte dell'Agenzia guidata da Ernesto Maria Ruffini, sono state inviate più di 3,2 milioni di comunicazioni di compliance (termine con cui si intende la conformità a determinate norme, regole o standard), per 4,2 miliardi di euro versati. Quest'ultimo dato segna un balzo in avanti di un miliardo rispetto al dato del 2022 (+31%). Il recupero dell'evasione fiscale è parte degli obiettivi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Il piano è quello di agire per tappe, attraverso l'avviso di irregolarità ai contribuenti. Le tipologie di avviso più comune sono: l'Iva trimestrale, l'Iva tardiva, l'incrocio con i sostituti d'imposta/730, fatture e comunicazioni periodiche Iva, le anomalie sugli studi di settore/Isa e altre tipologie.

Fonte: Today.it

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