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Consiglio comunale, con il passaggio di Sammartino alla Lega si attendono altri giri di valzer

Il clamoroso approdo del recordman di preferenze alla corte di Salvini apre nuovi scenari anche a Palazzo degli Elefanti: gli scranni del consiglio potrebbero mutare la loro geografia politica

Gradualità. E' questa la parola chiave che aleggia in questo caldo e per niente sonnacchioso - almeno per la politica - agosto a Catania. Il passaggio clamoroso di Luca Sammartino e di Valeria Sudano da Italia Viva alla Lega - di cui il nostro giornale aveva parlato in anteprima settimane addietro - condiziona e condizionerà la geografia politica sia dell'Ars sia di Palazzo degli Elefanti (nonché quella di tanti Comuni della provincia etnea). All'Ars il gruppo leghista si rimpolperà con Sammartino, Pullara e i rumors parlano anche del deputato etneo Giovanni Bulla, adesso all'Udc, e che aveva avuto già una breve parentesi leghista.

Sul fronte del consiglio comunale invece la parola d'ordine, come detto prima, è "gradualità". Si consumeranno vari passaggi in maniera graduale senza strappi. Lo impone d'altronde la situazione: il gruppo di Italia Viva è composto da Gelsomino, Ricotta e Tomasello ed è stato all'opposizione di Pogliese. Una opposizione dura dai toni aspri: non sono mancate richieste di dimissioni nei confronti del sindaco, nonché scontri anche forti proprio con uno degli esponenti di lungo corso delle Lega come Fabio Cantarella, nella veste di assessore all'Ambiente.

Improvvisamente questi consiglieri potrebbero trovarsi a sostenere la maggioranza? Le tempistiche saranno dilatate e portano dopo la "pausa" estiva. Non è escluso che si ricorra al sempreverde espediente del "progetto civico" per costituire un nuovo gruppo e abbandonare Italia Viva, d'altronde i sammartiniani erano racchiusi prima dell'abbraccio con Renzi nella sigla di Catania 2.0. I leghisti senza gruppo in consiglio sono due: Emanuele Nasca, ex grillino, e Alessandro Messina, ex Diventerà Bellissima. A giovarne sarebbe la maggioranza che potrebbe contare su nuovi voti e numeri, come già accaduto con Daniele Bottino, ma gli equilibri interni all'amministrazione e alla divisione delle poltrone ne risentirebbero giocoforza. Non è detto che i sammartiniani scelgano la linea dell'appoggio alla maggioranza, potrebbero adottare una posizione di "responsabilità" vagliando atto per atto. Verso il gruppo Sammartino pare che sia orientato anche un consigliere di Forza Italia ma il puzzle è ancora da comporre. Fatto sta che anche in questa consiliatura non sono mancati i giri di valzer, ossia i passaggi da uno schieramento all'altro, nonché la nascita di nuovi gruppi che poi - per contingenze elettorali o politiche - hanno chiuso bottega perché rimasti senza numeri. 

Sullo sfondo rimane l'appuntamento del prossimo 6 agosto quando proprio nell'aula consiliare il presidente del consiglio Giuseppe Castiglione e i capigruppo presenti in consiglio, illustreranno il resoconto dell'attività svolta dal civico consesso nel periodo gennaio - agosto 2021. Un bilancio sugli atti esitati e sulle iniziative adottate. Di certo c'è che i leghisti hanno alzato l'asticella: Salvini ha detto chiaramente che vorrebbe un suo candidato governatore per la Sicilia ma non è escluso che possa spuntare un candidato (o meglio una candidata) sindaco per Catania sotto le insegne del Carroccio, il nome che circola è quello di Valeria Sudano.

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