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Domenica, 28 Aprile 2024
la sentenza

Elezioni regionali, la decisione del Tar: Messina mantiene il seggio all'Ars

Il deputato regionale eletto tra le fila della Dc, nel collegio provinciale di Catania, aveva ottenuto 3.691 preferenze, a fronte dei 3.676 voti conseguiti dal candidato Giuseppe Marletta, primo dei non eletti nella stessa lista

L’assessore Andrea Messina conserva il seggio all’Ars. Lo ha stabilito il Tar. Il deputato regionale eletto tra le fila della Dc, nel collegio provinciale di Catania, aveva ottenuto 3.691 preferenze, a fronte dei 3.676 voti conseguiti dal candidato Giuseppe Marletta.

Il candidato Marletta ha proposto un ricorso elettorale, rilevando l’esiguità dello scarto con Messina (pari a 15 voti) e lamentando una serie di presunte irregolarità registratesi in taluni seggi elettorali. Messina, difeso dagli avvocati Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia, ha eccepito “l’inammissibilità e l’infondatezza del ricorso”. Gli avvocati Rubino e Impiduglia hanno, inoltre, proposto un ricorso incidentale volto a censurare talune irregolarità verificatesi a danno dell’assessore.

Successivamente Marletta ha proposto motivi aggiunti di ricorso, censurando ulteriori presunti errori commessi dall’Ufficio Centrale Circoscrizionale in relazione ai medesimi atti impugnati con il ricorso introduttivo del presente giudizio. Il Tar Sicilia con sentenza parziale, ha ritenuto irricevibili i motivi aggiunti di ricorso e inammissibili talune delle censure proposte, disponendo una verifica elettorale con riferimento a complessive 17 sezioni.

Dalle operazioni portate avanti dalla Prefettura di Catania è emerso che l’Ufficio Centrale Circoscrizionale ha commesso degli errori di trascrizione nel riportare i voti risultanti dai verbali sezionali. In particolare, è emerso che – relativamente al Comune di Trecastagni (sezione 7)  sono stati trascritti  con riferimento a Messina 12 voti in meno rispetto a quelli conseguiti (e risultanti dal verbale sezionale), mentre al candidato Marletta sono stati trascritti 12 voti in più. Ancora è emerso che al Comune di Camporotondo Etneo (sezione 3) - sono stati trascritti  a Messina 7 voti in meno rispetto a quelli conseguiti (e risultanti dal verbale sezionale). Al Comune di Mascalucia (sezione 5)  è stato trascritto a Messina un voto in meno rispetto a quelli conseguiti (e risultanti dal verbale sezionale), mentre al candidato Marletta è stato trascritto un voto in più. 

Ed infine, relativamente alla sezione n. 2 del Comune di Randazzo è emerso che il candidato Marletta non ha conseguito nessun voto, anziché 2 come sostenuto nel ricorso principale.

Nel frattempo, Marletta ha richiesto al Tar un supplemento di istruttoria avente ad oggetto le tabelle di scrutinio con riferimento a tutte le sezioni in contestazione. In merito alla richiesta di parte ricorrente, gli avvocati Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia hanno rilevato come la stessa fosse superflua al fine di decidere il ricorso. Il Tar, condividendo le eccezioni formulate dagli avvocati Rubino e Impiduglia, ha ritenuto ultronea la richiesta dell’avvocato Marletta in quanto “nelle sezioni in cui entrambi gli esemplari dei verbali sezionali riportano il medesimo numero di voti, non è necessario alcun supplemento istruttorio".

Inoltre, il Tar di Palermo, con la sentenza depositata oggi, ha ritenuto che, la verificazione ha “consentito di accertare la fondatezza del ricorso incidentale” proposto dagli avvocati Rubino e Impiduglia. Ed ancora, con la medesima pronuncia, il Tar ha dichiarato inammissibile il ricorso proposto da Marletta in considerazione del fatto che, anche nell’ipotesi di accoglimento del ricorso principale, lo scarto tra Messina e Marletta non potrebbe essere colmato da quest’ultimo. Ed infatti, come evidenziato dagli avvocati Rubino e Impiduglia, il ricorso proposto da Marletta mai potrebbe superare la cosiddetta prova di resistenza, necessaria per superare il filtro di ammissibilità del ricorso in materia elettorale. Per effetto della sentenza resa dal Tar, Messina manterrà la carica di Deputato Regionale e continuerà a sedere tra i banchi di sala d’Ercole.

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