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Il Catania per Catania, Pelligra studia la città e valuta importanti investimenti

Catania ha bisogno di un imprenditore che abbia voglia di investire anche sulle strutture, una vera e propria rivoluzione cittadina che si affianchi ad un'altra di natura prettamente sociale e culturale

Investire principalmente sul calcio, ma non soltanto nell'ambito sportivo: l'obiettivo di Rosario Pelligra, arrivato in estate a Catania per fondare una nuova squadra dopo il fallimento della matricola 11700 e del club che la rappresentava, è sempre stato chiaro. Rilanciare le ambizioni di una piazza ferita dopo anni difficili riportandola nei campionati calcistici principali è sin dal primo giorno il focus che ha caratterizzato l'azione della nuova governance rossazzurra, ma l'italo-australiano - anima di un gruppo imprenditoriale importantissimo sul territorio d'origine - non ha mai nascosto anche un certo interesse per i business più vicini alla propria attività di lavoro quotidiano, lo ha dimostrato la scelta di prendere in gestione il campo di Nesima dopo una procedura avviata dal Comune.

Catania, in effetti, ha bisogno di un "personaggio" che abbia voglia di investire anche sulle strutture, una vera e propria rivoluzione cittadina che si affianchi ad un'altra di natura prettamente sociale. Ross Pelligra alle falde dell'Etna si sente a casa, sia per il calore riservatogli dalla gente per aver sin da subito dimostrato con i fatti di non aver paura a mettere mano al portafogli per realizzare i propri propositi ma anche per le proprie origini siciliane. Il numero uno del Catania SSD ha fondato il suo rapporto con la città basandolo su un dialogo semplice, colorito, molto alla mano: poche parole ma chiare, indirizzate al cuore della gente, il suo faro, mirando a progetti che guardino, strizzando l'occhiolino, ai più giovani. Recentemente un suo intervento allo Yachting Club gli ha permesso di incontrare altri attori protagonisti del tessuto produttivo catanese come Antonello Biriaco, presidente di Confindustria Catania, il presidente dell'Ance etnea Rosario Fresta e il responsabile dell'associazione ospitante, Sergio Parisi da sempre vicino a Pelligra nella sua esperienza in città per essere stato colui che lo ha presentato alla città dopo il bando promosso dal Comune per assegnare a una nuova proprietà il compito di ricostruire da zero una nuova realtà di calcio che rappresentasse i colori rossazzurri.

L'occasione è stata propizia per manifestare la propria soddisfazione per il primato conquistato e mantenuto fino ad oggi dalla squadra costruita dai suoi fidati delegati in dirigenza, ovvero Vincenzo Grella, Luca Carra e Antonello Laneri, oltre che per raccontare la propria visione della città, degli interventi immaginati per migliorarla e del suo approccio "culturale" per portare una ventata di aria nuova su Catania. 

"I tifosi riempiono lo stadio, vanno in trasferta spostando numeri da record - ha detto -. Catania è una città che ha storia e tradizioni, non solo nello sport. Ci sono tante cose da fare per migliorare la vita quotidiana. Penso ai giovani, vorrei creare spazi per il loro divertimento. Penso, legandomi al calcio, ai campi che vorrei costruire attorno alla struttura di Nesima che ci hanno dato in gestione. Catania ha bisogno di strutture e soprattutto di lavoro. Molti siciliani vanno via da qui per tentare di trovare occupazione. Voglio dare il mio contributo per cercare di invertire questo trend".

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