Il clan Santapaola lucrava sui finanziamenti Covid: eseguite dieci misure cautelari
Nei confronti dei soggetti coinvolti il giudice per le indagini preliminari ha disposto il sequestro preventivo della somma di 380 mila euro
Nei confronti dei soggetti coinvolti il giudice per le indagini preliminari ha disposto il sequestro preventivo della somma di 380 mila euro
Oggi pomeriggio alle 18 il governatore parteciperà alla celebrazione eucaristica in memoria del beato Puglisi
Così Anthony Barbagallo, componente dell’ufficio di presidenza della Commissione nazionale antimafia e segretario regionale del Pd Sicilia, a proposito del blitz antimafia “Ultimo Atto” eseguito dai carabinieri
I finanzieri del comando provinciale di Catania hanno eseguito la confisca di un patrimonio di circa 12 milioni di euro, illecitamente accumulato da William Alfonso Cerbo, ritenuto esponente di spicco del clan mafioso denominato “i Carcagnusi”, facente capo a Santo Mazzei
"Triste constatare che la stessa mafia e i suoi simboli - dice l'assessore regionale - possano diventare protagonisti, sia pure ironicamente, di vari souvenir"
L’indagine è scaturita dalla denuncia di due imprenditori. Gli estorsori avevano prospettato l'ipotesi di un danno tanto grave da impedire la prosecuzione dei lavori, nel caso in cui la richiesta di denaro fosse rimasta disattesa
"Aspettiamo di leggere quanto è stato rilevato - commenta il primo cittadino, Salvatore Astuti - ed a carico di chi è stato rilevato, così che ognuno di noi possa trarre le proprie conclusioni"
Cubito (Fillea Cgil): "Che fine faranno i progetti che erano stati studiati ad hoc per la valorizzazione dei beni confiscati alla mafia con il Pnrr?"
Sottoscritte anche sette convenzioni per l'assegnazione diretta di beni confiscati in Sicilia agli enti del Terzo settore
Una puntata di "Cose nostre" dedicata al mistero mai svelato sulle missive anonime che nel 1989 gettarono ingiustamente fango sul giudice poi ucciso nel 1992
La Direzione Investigativa Antimafia ha eseguito un provvedimento di confisca dei beni nei confronti degli eredi di un imprenditore catanese, deceduto nel 2018, operante nel settore della raccolta di rifiuti solidi urbani. Da una parte l’imprenditore riceveva “protezione” riuscendo, altresì, ad ottenere l’affidamento di importanti appalti pubblici, dall’altra la consorteria criminale veniva sostenuta economicamente
L'ex sindaco di Aci Catena era stato arrestato il 10 ottobre 2018 dai carabinieri nell’ambito dell’operazione "Aquilia" della Dda della Procura di Catania
I commissari prefettizzi si sono insediati questa mattina ed avranno i poteri di Consiglio Comunale, Sindaco e Giunta
Nella sua abitazione, nel quartiere San Cristoforo, i militari dell'Arma hanno trovato un fucile a pompa, un Kalashnikov, quattro pistole, centinaia di proiettili, passamontagna e maschere facciali
Sono le richieste del procuratore aggiunto Ignazio Fonzo e del sostituto Alessandro Sorrentino alla Corte d'Assise a conclusione della requisitoria del processo per i fatti di sangue avvenuti l'8 agosto 2020
Secondo l'accusa, Gianfranco La Rocca, indicato a capo di questo gruppo, grazie anche ai contatti nel comune di Caltagirone "esercitava un'attività pressoché monopolistica nel settore degli appalti riuscendo a modellare i bandi così da favorire le aziende contigue a Cosa nostra Calatina"
Il provvedimento nasce dagli esiti dell'indagine Agorà, nel corso del quale era stato possibile individuare, tra l’altro, le imprese e gli imprenditori vicini alla famiglia mafiosa di Caltagirone
Il testo di Claudio Fava ed Ezio Abbate indaga, da una prospettiva storica del tutto inedita, minima, addirittura sarcastica, la strage di via D'Amelio
E' la sentenza pronunciata dal Gup Luigi Barone a conclusione del processo abbreviato nato dall'inchiesta "Sotto scacco" nei confronti di tre gruppi criminali di Paternò e Belpasso legati a Cosa nostra di Catania
La Commissione si è insediata nella mattinata odierna e, come disposto dal Testo unico sull’ordinamento degli Enti locali, entro tre mesi, rinnovabili una volta per un ulteriore periodo massimo di tre mesi, terminerà gli accertamenti, rassegnando al prefetto le proprie conclusioni
La sera del 18 marzo 1982 Alfredo Agosta si trovava all’interno di un bar in compagnia di un esponente di spicco della criminalità catanese, suo confidente e reale obiettivo dei sicari: morirono entrambi
Il 73enne, originario di Polizzi Generosa, avrebbe intrattenuto negli anni rapporti d'affari con numerosi esponenti di Cosa nostra. La sua storia conta anche una formale collaborazione con la giustizia, interrotta nel gennaio del 2001, "anno in cui cominciò l'ascesa imprenditoriale della sue numerose società operanti nei settori dei parchi eolici anche in provincia di Catania
L'incontro è stato l'occasione per affrontare il tema della gestione e della valorizzazione dei patrimoni sottratti alla mafia
Uno dei pizzini trovati in casa della sorella del boss, Rosalia, è dedicato alle cimici e al modo di sbarazzarsene. Informazioni molto tecniche che, per la Procura, sarebbero state fornite da appartenenti alle forze dell'ordine o comunque da esperti. "Chiama un elettricista, ma è meglio se le levi tu... Non prendere la corrente, ti prego"
Con l'accusa di associazione mafiosa, è finita in manette Rosalia. L'inchiesta è stata coordinata dalla Procura di Palermo. Secondo gli inquirenti avrebbe gestito per suo conto la "cassa" della "famiglia"