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Lunedì, 29 Aprile 2024
La storia

"La fabbrica della Tortina Tomarchio", ecco come nasce la merendina catanese per eccellenza

Sessant'anni di storia e tanti usi, specialmente a Catania. Come dimenticare i famosi frappè alla nutella nei chioschi. Poi c'è la tortina da inzuppare. Quella da farcire. E, negli anni, sono cambiati anche i gusti. Siamo entrati per un giorno nello stabilimento di Aci Sant'Antonio per scoprire i segreti di un'azienda storica. A raccontarci l'incontro tra tradizione e innovazione, è la terza generazione della famiglia Tomarchio: Angelo e Francesco

Partiamo dal simbolo per eccellenza della merendina catanese: la Tortina Tomarchio. Sessant'anni di storia e tanti usi, specialmente a Catania. Da inzuppare. Da farcire. E poi come dimenticare i famosi frappè alla nutella nei chioschi del centro. Per tanti anni, infatti, la tortina è stato l'ingrediente "segreto". Oggi, invece, la ricetta è diventata un vero e proprio peccato di gola "alla catanese" da preparare anche a casa. Adesso, alla versione "Classica" della famosa Tortina si sono aggiunte la "Golosa", con cacao puro belga e zucchero di canna grezzo. Quella "Integrale", con 100% farina integrale, olio extravergine d'oliva e zucchero di canna grezzo. Quella "Mediterranea", preparata con olio extravergine di oliva. 

Tutto ha inizio a metà degli anni ‘50, quando il signor Angelo Tomarchio apre la sua attività specializzata nella produzione di pasticceria secca tradizionale a Picanello. La prima tortina è in un formato più grande. E' poi un vicino di bottega che aveva una stamperia, a consigliare di ridurre le dimensioni creando così i famosi pirottini. I primi a vendere le tortine, dentro una semplice busta di plastica, sono gli ambulanti. Poi il grande passo. E' il 1962 quando viene inaugurato il primo stabilimento a Misterbianco. Successivamente, Angelo Tomarchio ha passato il testimone negli anni 2000 al figlio Filippo. Da qui la nuova sede ad Aci Sant'Antonio. Oggi a lavoro c'è anche la terza generazione: dal 2017, infatti, ad affiancare Filippo al timone dell'azienda, ci sono i figli Angelo e Francesco, rispettivamente classe '88 e '93, entrambi laureati in Scienze e Tecnologie Alimentari, con un master in sviluppo delle Pmi e management. 

Francesco e Angelo Tomarchio

E' proprio Angelo che ripercorre con noi la storia dell'azienda fondata dal nonno e i valori, tramandati di generazione in generazione, che sono stati la base sulla quale si è sviluppato il marchio. "In tutti questi anni, l'azienda è cresciuta tanto ma per noi rimane fondamentale continuare a garantire la qualità e la genuinità dei nostri prodotti. Adesso stiamo puntando sulla diversificazione e stiamo cambiando il modo di raccontare un prodotto che, però, rimane fedele alla tradizione", spiega.

E nello stabilimento di Aci Sant'Antonio, nonostante l'evoluzione tecnologica dei macchinari che vengono creati dalla stessa azienda Tomarchio, il legame con la tradizione si vede e si sente. "Alcune impastatrici sono quelle che utilizzava mio nonno - spiega Angelo - Le abbiamo restaurate e messe a norma. Così come il passaggio dal vecchio stabilimento di Misterbianco a questo di Aci Sant'Antonio non è stato semplice. Ci abbiamo messo due anni per riuscire ad ottenere gli stessi parametri che ci avrebbero assicurato lo stesso prodotto". Quello che poi colpisce, passando tra forni lunghi 40 metri, porte che si chiudono per evitare contaminazioni con l'esterno, macchine che scartano le tortine leggermente "difettose", è l'artigianalità che non si scontra con l'innovazione ma diventa un tutt'uno. Già nella ricerca della genuinità.

I dolci prodotti, infatti, sono realizzati, per scelta, senza conservanti e additivi e con materie prime siciliane. "I macchinari utilizzati originariamente sono stati sostituiti con attrezzature più tecnologiche, ma ciò che rende ancora unica la Tortina, rispetto alle tante altre merendine in commercio, è la sua scadenza a breve termine, questo perché come da tradizione e precisa scelta valoriale di Tomarchio, al suo interno non vengono utilizzati conservanti. I nostri clienti possono rendersi conto della genuinità e freschezza delle nostre Tortine osservando semplicemente il lotto: questo coincide sempre con la data di produzione dell'alimento", dichiara Angelo Tomarchio.

Dalla tortina, in tutte le sue varianti, alla produzione della pasticceria. Passiamo nel laboratorio dedicato ai dolci, che si adatta alle esigenzie del periodo. Al Natale, con la produzione dei panettoni. Alla Pasqua, con colombe e uova di cioccolato. All'estate con i gelati. L'elemento in comune è l'artigianalità. Qui, infatti, c'è chi dosa gli ingredienti, chi impasta, chi controlla la lievitazione e chi si occupa della glassatura. Frollini, biscotti al pistacchio e alla mandorla, torroncini, dolci delle feste e della tradizione, miele, confetture, creme, cioccolato, vini e liquori. In tutto 75 lavoratori, 4 punti vendita e una famiglia che porta avanti la tradizione con innovazione senza stravolgerla. 

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