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Salute

Aria condizionata: come usarla per non nuocere alla propria salute

Pur se sfiniti dal caldo eccessivo, è necessario utilizzare l'aria condizionata sia in auto che a casa/ufficio con delle accortezze

L'aria condizionata in estate per molti rappresenta un 'must' per contrastare le alte temperature.

Ci sono però delle regole che è meglio seguire per la propria salute quando la so utilizza in casa o in auto.

Aria condizionata in casa - La temperatura non deve essere mai più bassa di 24 gradi e sempre tra i 25-27 gradi, facendo in modo che il passaggio dal caldo al freddo sia sempre graduale (non programmiamo il condizionatore in modo che si accenda prima del nostro arrivo). Di notte è preferibile tenere le finestre aperte, se proprio non si resiste lo si può accendere ma per massimo un'ora di notte e riaccenderlo solo all'alba. Se c'è troppa umidità meglio usare la modalità deumidificatore. L'uso corretto dei condizionatori riduce dell'80% i rischi per la salute dovuti al caldo nei bambini, negli anziani e nei malati con patologie croniche.

Aria condizionata in auto - Non ci deve essere mai una differenza superiore ai 5 gradi tra interno ed esterno; il soffio di aria fredda non deve essere mai indirizzato direttamente sugli occupanti ma sempre verso l'alto. Nei tragitti lunghi bisogna necessariamente avere a disposizione dell'acqua da bere e 20 minuti prima di scendere bisogna spegnere l'aria ed aprire il finestrino per abituarsi al caldo esterno. Nei tragitti brevi è meglio non abbassare troppo la temperatura o rinfrescare l'abitacolo solo tenendo i finestrini aperti. 

Ventilatore - Può bastare quando le temperature non sono superiori ai 32 gradi e non c'è troppa umidità. Deve essere sistemato a buona distanza e non bisogna indirizzarlo addosso. Diversamente non aiuta a sentire refrigerio ed accelera la disidratazione. 

Deumidificatore - E' utile quando l'umidità è molto elevate senza valori eccessivamente alti di temperature. Questo perchè l'aria secca aumenta i rischi per la salute. L’umidità tollerabile senza fastidi peraltro cambia al crescere della temperatura: a 26°C si sta bene con l’88 per cento di umidità, a 28°C proviamo già disagio se l’umidità supera il 59 per cento, a 30°C basta sforare il 45 per cento di umidità per trovare l’ambiente poco tollerabile.

Condizionatori, quali rischi?

Quando si passa da un ambiente caldo ad uno raffreddato a circa 23-24 gradi senza adattarsi alle temperature intermedie è uno shock: con un salto di 2-3 gradi si possono avere fastidi respiratori (raffreddore, mal di gola), che diventano certi se la differenza supera i 5 gradi. Il passaggio dal caldo al freddo senza gradualità comporta anche mal di testa, disturbi di digestione e mal di pancia, congiuntiviti, mal di denti.

Non sono inusuali nemmeno le polmoniti da condizionatore soprattutto quando i filtri dei macchinari non hanno la giusta manuntenzione. Il freddo eccessivo da aria condizionata aumenta di due volte e mezzo la probabilità di infezioni delle vie aeree e di dolori muscoloscheletrici.

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