Carne colorata per farla sembrare fresca più a lungo: è allarme
A Palermo, cinquanta macellai sono stati denunciati per frode alimentare e detenzione di carne adulterata. Secondo i carabinieri del Nas e i sanitari dell'Istituto zooprofilattico di Palermo, i 50 macellai hanno utilizzato solfiti per conservare la merce
Ritorna l'allarme carne manipolata. A Palermo, infatti, cinquanta macellai sono stati denunciati per frode alimentare e detenzione di carne adulterata. Secondo i carabinieri del Nas e i sanitari dell'Istituto zooprofilattico di Palermo, i 50 macellai hanno utilizzato solfiti per conservare la merce.
Il colore di questa carne esposta nei banconi delle macellerie, è rosso forte anche dopo ore e ore di esposizione. Come riconoscerla? “Dovete chiedere e pretendere dal vostro commerciante di fiducia che vi garantisca l’assoluta bontà del prodotto – dicono gli investigatori – La carne rossa esposta nel pomeriggio è certamente trattata. Una volta macellata la costata o la trinca tendono naturalmente ad avere un colore più scuro. Se è ancora rossa dopo ore è certamente adulterata”.
L'allarme è scattato a Palermo, ma interessa anche la nostra città, già passata agli onori della cronaca con il caso della ragazza di 22 anni che il 7 febbraio del 2006 ha mangiato una polpetta adulterata da una concertazione altissima di solfiti ed è entrata in coma in seguito ad uno shock anafilattico.
Oggi, purtroppo, è in stato vegetativo permanente. Sara Di Natale, 22 anni, secondo i consulenti tecnici dell'università di Catania, ha ingerito carne con solfiti presenti in grande quantità: circa 10.700 mg/chilogrammo e cioè un valore oltre mille volte superiore alla soglia critica di 10 mg/chilogrammo che scatena la reazione allergica. Il caso si è chiuso con la condanna del macellaio. I genitori chiedono ancora giustizia.