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Cronaca

Rischio contagio all'interno del carcere, domiciliari per Salvatore Fiore

È tornato a Catania e si trova agli arresti domiciliari Salvatore Fiore, ex responsabile del clan Santapaola-Ercolano a San Giovanni Galermo. La decisione arriva il 20 aprile dal magistrato di sorveglianza di Pescara

È tornato a Catania e si trova agli arresti domiciliari Salvatore Fiore, ex responsabile del clan Santapaola-Ercolano a San Giovanni Galermo. La decisione arriva il 20 aprile dal magistrato di sorveglianza di Pescara che, prendendo atto dell'accoglimento delle richieste della difesa da parte della corte d'Appello di Catania relative alla scarcerazione di Fiore, ha applicato la misura della detenzione domiciliare. Determinante è stata la valutazione del giudice sul potenziale rischio contagio all'interno della struttura carceraria. Il giudice ha infatti ritenuto che nel carcere di Lanciano, dove si trovava Fiore, non poteva essere garantita un'adeguata gestione di eventuali casi di covid-19 e questo anche alla luce delle condizioni di salute pregresse di Fiore, che nell'eventualità di insorgenza di un focolaio di contagio all'interno della struttura carceraria lo avrebbero esposto a rischio di morte.

Salvatore Fiore, difeso dagli avvocati Salvo Pace e Maurizio Punturieri, deve scontare una pena residua di 5 anni e 9 mesi a seguito delle condanne ricevute per diversi reati. Nel 2017, mentre era già detenuto, il suo nome è finito all'interno dell'operazione del Ros denominata “Chaos”. L'emergenza covid-19 sta avendo un impatto significativo sul sistema penale, in prima istanza dal punto di vista della gestione dei detenuti all'interno delle carceri. In queste ultime ore si comincia prospettare la possibilità per molti “boss” over 70, adesso al 41bis, di poter essere posti ai domiciliari proprio per evitare l'esposizione al rischio contagio da covid-19.

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