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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Coronavirus, in Sicilia 1439 nuovi casi: a Catania +431

Oggi l'isola è al secondo posto in Italia per contagi complessivi preceduta soltanto dalla Lombardia. 35 i decessi odierni, gli attuali positivi sono complessivamente 46.425

Primo giorno di zona rossa in Sicilia. Il dato dei contagi rimane ancora alto ma inferiore rispetto a quello di ieri: i nuovi positivi sull'isola sono complessivamente 1439 a fronte di 44.527 tamponi effettuati, su un totale di 1.437.613 da inizio emergenza. Nelle ultime 24 ore sono stati registrati 35 decessi che portano il totale delle vittime, in tutta la regione, a 2.989. Complessivamente il numero degli attualmente positivi iaggiunge quota 46.4525 mentre le persone ricoverate con sintomi sono 1.422 di cui 208 in terapia intensiva (-4 rispetto a ieri). In isolamento domiciliare ci sono 44.795 persone. I guariti/dimessi dall'inizio dell'emergenza ad oggi sono 71.315.

La Sicilia si piazza al secondo posto, su scala nazionale, per nuovi positivi. Le regioni con il maggior numero di tamponi giornalieri positivi, secondo i dati del ministero della Salute, sono: Lombardia 1.603, Sicilia 1.439, Emilia Romagna  1.437, Veneto 1.369, Lazio 1.243, Puglia 908, Campania 891. Per quanto concerne la divisione su base provinciale la provincia etnea fa registrare 431 nuovi positivi, 338 a Palermo, 245 a Messina, 192 a Siracusa, 44 a Trapani, 59 a Caltanissetta, 22 ad Agrigento, 53 a Ragusa e 5 ad Enna.

I vaccini

Complessivamente in Sicilia sono state vaccinate 93.051 persone rispetto alle 125.485 dosi consegnate nell’Isola (dati aggiornati alle 12.59 del 17 gennaio 2021). Sul totale 72.268 vaccinazioni hanno riguardato gli operatori sanitari e sociosanitari, 17.559 il personale non sanitario e 3.224 gli ospiti delle strutture residenziali. Sono 36 ad oggi i punti di somministrazione abilitati in tutta la regione.

Gli ospedali chiusi nel catanese

Con un'intervista rilasciata al nostro giornale la deputata etnea Jose Marano, del Movimento Cinque Stelle, ha chiesto al presidente Musumeci di riaprire gli ospedali dismessi Vittorio Emanuele, Santa Marta e Santo Bambino per destinarli all'emergenza Covid19 e per fare "respirare" le strutture sanitarie sotto stress a causa della pandemia. Da tempo la deputata chiede alla Regione di considerare l'opportunità: ieri si è tenuto un vertice tra Comune e governo regionale proprio per il futuro dei poli sanitari chiusi.
 

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