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Domenica, 28 Aprile 2024
La sentenza

Davide Vasta decade dalla carica di deputato regionale: Salvatore Giuffrida vince anche l'appello

Confermata la sentenza di primo grado. La Corte d’Appello di Palermo ha condannato Davide Vasta al pagamento di 8,500 euro a favore di Salvatore Giuffrida, primo dei non eletti, che prenderà adesso il suo posto all'Ars

Il deputato regionale Davide Vasta, sindaco di Riposto ed eletto nella lista "De Luca Sindaco di Sicilia – Sud chiama Nord", è stato dichiarato ineleggibile anche dalla Corte d'Appello di Palermo. E' stato infatti accolto il ricorso del primo dei non eletti, Salvatore Giuffrida, che aveva chiesto di accertare l'ineleggibilità di Vasta e dichiararlo decaduto dalla carica di deputato regionale.

Il ruolo di consigliere d'amministrazione incopatibile con la carica di deputato

In particolare, con il ricorso, gli avvocati Girolamo Rubino, Giuseppe Impiduglia e Giovanni Verga, hanno sostenuto che "Davide Vasta non si era tempestivamente dimesso dalla carica di componente del consiglio di amministrazione, con delega per la gestione del personale, della società cooperativa 'C.o.t.' anche oltre il termine di dieci giorni dalla data prevista per la convocazione dei comizi elettorali del 25 settembre 2022". Il tribunale civile di Palermo ha quindi rilevato che la società ha effettivamente "intrattenuto rapporti contrattuali con soggetti pubblici, facenti parte dello Stato e della Regione e che, la cooperativa è stata destinataria di un’autorizzazione regionale per la produzione di pasti e piatti pronti, ed un’autorizzazione di natura igienico sanitaria per l’attività di produzione e commercializzazione di prodotti a base alimentare".

Confermata la sentenza di primo grado

Adesso è stato dichiarato inammissibile anche il ricorso proposto da Santo Orazio Primavera, secondo dei non eletti, nei confronti di Giuffrida, "ad eccezione della parte in cui lo stesso eccepiva la tardività delle dimissioni del Vasta dalla carica di consigliere di amministrazione della suddetta cooperativa". Sia Vasta che Primavera avevano si erano rivolti alla Corte d'Appello, che ha rigettato l'istanza rilevando come la " C.o.t. società cooperativa, della quale Davide Vasta è stato consigliere di amministrazione con deleghe per la gestione del personale, risulti vincolata con lo Stato o con la Regione per contratti di opere odi somministrazione, nonché per concessioni o autorizzazioni amministrative".  E' stata quindi confermata la sentenza di primo grado. Infine, la Corte d’Appello di Palermo ha condannato Davide Vasta al pagamento di 8,500 euro a favore di Salvatore Giuffrida. Mentre Santo Orazio Primavera è stato condannato al pagamento di euro 4.300, sempre a favore di Giuffrida, che potrà ora ottenere la carica di deputato regionale.

Il commento di Vasta: "Presenteremo ricorso in Cassazione"

"Nonostante la tipologia di contratto - commenta Davide Vasta - non fosse specificatamente contemplata dalla norma di ineleggibilità, i giudici hanno ritenuto di applicare la norma in maniera estensiva. Accettiamo, come sempre, le decisioni della magistratura, ma ci riserviamo di presentare ricorso in Cassazione per far valere le nostre ragioni. Continuerò a lavorare da sindaco di Riposto per la mia comunità con lo stesso entusiasmo e la stessa dedizione".

Cateno De Luca solidale: "Noi trasparenti e coerenti"

"Durante tutto questo percorso - dichiara il leader di Sud chiama Nord Cateno De Luca - abbiamo sempre mantenuto una linea trasparente e coerente. Abbiamo votato contro la legge salva deputati proposta in Parlamento, anche se non riguardava direttamente il nostro deputato per evitare possibili strumentalizzazioni e allontanare qualsiasi ombra. Questo è un segno tangibile della nostra integrità e coerenza nei confronti dei nostri valori e principi. Ribadiamo il nostro sostegno a Davide Vasta in questo momento delicato. Restiamo fiduciosi che la Cassazione possa fare luce su questa vicenda e garantire un esito giusto e equo".

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